Le nostre amiche di LezPop ce lo hanno insegnato: «L’espressione sindrome della poiana indica la tendenza di molte pellicole a tema lesbico di concludersi con un finale tragico, generalmente la morte violenta di una delle protagoniste». E allora, siccome siamo in vacanza abbiamo selezionato cinque film a tematica lesbica – esattamente come per i film gay – che siano anche leggeri. Ed ecco la nostra selezione, al solito non esaustiva, dei titoli da guardare tra un bagno e un aperitivo, durante le ore più calde della giornata.
Se vi piace la commedia che si evolve in film d’azione, D.E.B.S. – Spie in minigonna, è il film che fa per voi. Nato come il rifacimento del cortometraggio omonimo, è stato scritto e diretto da Angela Robinson ed è stato prodotto nel 2004. In quella che si profila come una parodia di Charlie’s Angels, l’opera è una spy story in cui quattro ragazze vengono reclutate per affrontare il terribile personaggio di Lucy Diamond, genio del crimine il cui incontro può essere fatale. Una storia ricca di colpi di scena, che intrattengono il pubblico senza mai annoiarlo e strappando più di un sorriso. Consigliato per chi ama la leggerezza.
Se invece preferite la commedia romantica, non potete perdervi Imagine Me and You, per la regia di Ol Parker con la partecipazione di Piper Perabo, Lena Headey e Matthew Goode. La storia comincia con il matrimonio di Rachel ed Heck, amici da piccoli e poi diventati l’uno il fidanzato dell’altra. Ma durante la funzione, la promessa sposa si accorge della presenza di Luce, la fioraia, che ha curato gli addobbi per la festa. Quindi, le due donne diventano amiche, ma Rachel capisce che il sentimento che le unisce è qualcosa di più profondo. E l’essere dichiaratamente lesbica dell’altra, complica le cose… come finirà? A voi il piacere di scoprirlo.
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Se invece preferite una storia adolescenziale, Fucking Åmål è il film che fa per voi. Produzione svedese del 1998, per la regia di Lukas Moodysson, parla dell’amicizia di Agnes e Elin e della crudeltà che può portare con sé quel momento critico dell’esistenza che è, appunto, l’adolescenza. Elin scommette di dimostrare la presunta omosessualità dell’altra protagonista, riuscendo a estorcerle un bacio durante la sua festa di compleanno. Ma poi emergeranno prima i sensi di colpa, per aver approfittato della buona fede dell’altra, e quindi i conti con la propria identità. In un crescendo di situazioni che culmineranno con il finale del film, che consigliamo caldamente.
Se invece volete sorridere sugli stereotipi di genere, non può mancare tra i vostri dvd il titolo Gonne al bivio. In inglese But I’m a Cheerleader, diretto da Jamie Babbit, è una pellicola del 1999, in cui si affronta lo spinoso tema delle terapie riparative. La protagonista è la giovane Megan, che ha un rapporto poco felice con il suo fidanzato (non gli piace baciarlo, tra le altre cose), è vegetariana e nel suo armadietto ha la foto della cantante Melissa Etheridge, icona lesbica americana. Viene mandata, così, in un centro di riabilitazione per giovani Lgbt. Ma qui conoscerà Graham, una ragazza ribelle e fieramente omosessuale che manderà in monte molti piani… Un film da non perdere, anche per la partecipazione di RuPaul.
Altra piccola perla del cinema indipendente, Kissing Jessica Stein è un film del 2001 diretto da Charles Herman-Wurmfeld, con la sceneggiatura curata da Heather Juergensen e Jennifer Westfeldt. Jessica è una giovane donna di New York parecchio sfortunata in amore. L’amica Joan prova a farle conoscere un uomo, che risulta però già impegnato. Quindi, incuriosita da un annuncio su una rivista, decide di incontrare chi l’ha scritto quasi per gioco. Ma non si tratta di un uomo, bensì di un’affascinante gallerista, Helen. La ragazza è così costretta a fare i conti con la propria identità. Una commedia romantica, tratta da una pièce teatrale del 1997, Lipschtick, che ha avuto un discreto successo negli ambienti della Grande Mela. Da vedere.
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