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La Russia vieta le immagini presidente in drag? E Putin diventa “icona gay” – VIDEO

Come Gaypost.it ha riferito qualche giorno fa, le autorità russe che si occupano della censura hanno inserito nell’elenco delle immagini vietate anche quelle che ritraggono il presidente Putin in drag e truccato da donna. Per tutta risposta, dagli Usa arriva un’animazione: “Putin: icona gay” realizzato sulle note di Cover Girl di RuPaul.
La breve animazione è stata realizzata per il popolare talk show “The Late Show” condotto da Stephen Colbert. “Perché questa è l’America, per ora – ha dichiarato Colbert durante il suo show -. E possiamo fare quello che vogliamo: il Late Show ha messo insieme la nostra interpretazione di Vladimir Putin: icona gay”.
Ecco il video (l’articolo continua dopo la clip).

Quel “per ora” pronunciato da Colbert, non è casuale: si riferisce, chiaramente, alle tante incognite sul futuro del paese che la presidenza Trump porta con sé. Non a caso, la clip raffigura anche il presidente Usa, abbracciato a Putin a cavallo di un unicorno.

I rapporti tra Usa e Russia

E per dare una visione più ampia della situazione internazionale, vale la pena ricordare che, nonostante un’inziale luna di miele tra Trump e Putin, i rapporti tra i due presidenti si sono recentemente incrinati. Esattamente da quando due notti fa Trump ha ordinato il lancio di 49 missili sulla Siria, ufficialmente in risposta all’uso di armi chimiche da parte del regine di Bashar Al Assad sulla popolazione civile che ha causato morti anche tra i bambini.
Putin, che è il più forte alleato del dittatore siriano, ha duramente condannato la decisione di Trump parlando di un attacco ad uno stato sovrano.

La Russia e i rastrellamento di gay in Cecenia

Questo, al netto di Putin in versione icona gay che rientra, naturalmente, nel diritto di satira tanto inviso al presidente russo, ma anche a Trump.
Ma per tornare alla questione dei diritti delle persone LGBT, a seguito della diffusione della notizia dei rastrellamenti ceceni contro gli uomini gay (ne sarebbero stati arrestati 100, alcuni di questi torturati e tre uccisi, solo per il loro orientamento sessuale), il portavoce del Cremlino ha dichiarato che Mosca non ha notizia in questo senso, sostanzialmente lavandosi le mani rispetto alla questione.

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