C’è una nuova realtà nata per aiutare le persone vittime di un trauma d’abuso: è Il vaso di Pandora, un’idea fortemente voluta dalla dottoressa Antonella Montano, già direttrice dell’Istituto Beck – insieme ad altri/e professionisti/e nel campo della psicologia, della medicina e della giurisprudenza – e che adesso ha inaugurato questo nuovo progetto per guarire le cicatrici e il disagio di chi, in passato, ha subito un certo tipo di violenza.
Il sito “Il vaso di Pandora”
La mission, si legge sul sito «è quella di favorire l’incontro, il confronto e il reciproco sostegno tra le vittime» degli abusi «e di fornire informazioni attraverso il sito, materiali e news sempre in aggiornamento». Un luogo virtuale di incontro e di confronto, ma non solo: «Si intende dunque offrire assistenza a sopravvissuti di tutti i tipi di traumi sessuali o emotivi, attraverso un sito web sicuro e facile da leggere». Punto forte del Vaso di Pandora è il forum, dove le persone interessate potranno scambiarsi – nella sicurezza dell’anonimato – le proprie storie di vita, punti di vista, impressioni su quella che è stata la loro esperienza. Perché molto spesso la narrazione è la prima forma di guarigione.
Il portale, inoltre, prevede una pagina dedicata all’abuso contro le persone Lgbt: «Vi sono molte caratteristiche comuni nelle vittime di abuso sessuale e nei gay e nelle lesbiche, vittime, invece, dell’omofobia sociale e interiorizzata».
Antonella Montano
Quadro che si complica ulteriormente quando si è anche colpiti da violenza fisica: le vittime «sopravvissute ad abusi sessuali hanno un doppio carico da portare: da un lato si sentono diverse, sbagliate, difettate in quanto gay e lesbiche, a causa dell’omofobia interiorizzata, dall’altro sperimentano emozioni quali vergogna e senso di colpa perchè vittime di abuso e trauma». Ciò porta a diverse conseguenze quali «ipervigilanza, isolamento, segretezza, difficoltà nelle relazioni, dissociazione» che rendono difficile il conseguimento di una buona qualità della vita.
Per fare fronte a queste evenienze e al disagio conseguente, il sito offre anche la sezione Trattare il trauma, dove vengono fornite informazioni su quale percorso seguire in base alle proprie esigenze individuali, attraverso una serie di interventi anche gratuiti. Un progetto, Il vaso di Pandora, che mira a donare speranza per chi ha dovuto affrontare prove difficili. «La speranza» si legge ancora «possiamo conservarla come compagna di viaggio, proprio perché il viaggio è lungo, insicuro e solo nelle intenzioni dipende da noi. Ed è proprio la speranza che, quando ci troviamo in mille difficoltà, ci può far riprendere a vivere e a credere in un presente e in un futuro migliori».
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