Riceviamo e volentieri pubblichiamo la lettera aperta di Rosario Coco, presidente di Anddos-Gaynet Roma
Qualcuno dirà: ma perché ancora in piazza? Una legge c’è e sembra anche buona. “Ma perché questi gay manifestano ancora”, dirà qualcuno.
Pensate per un attimo di essere nel deserto e di essere assetati. Qualcuno passa, vi dà giusto mezza borraccia d’acqua, senza darvela tutta per sfregio. E per di più vi dice che siete come i cani o come i pedofili.
Sicuramente non rifiuterete quell’acqua, perché la aspettavate da troppo tempo. Ma un attimo dopo urlerete a gran voce che volete la stessa borraccia d’acqua che aveva quella persona.
Per questo motivo, ora più che mai è giunto il momento di rilanciare: fino a quando ci sarà un lavandino per i bianchi e una per i neri nessuno sarà davvero uguale di fronte alla legge. Fino a quanto in questo Paese la sessualità sarà un tabù, al punto di dover sentire ancora condanne medievali come quelle di Gandolfini al family day, nessuno sarà veramente libero di essere e di amare, etero o omosessuale che sia.
Tutte e tutti in piazza quindi, per un Paese migliore!
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