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Promessa mantenuta: la presidente cilena presenta la legge sul matrimonio egualitario

Come promesso, la presidente Michelle Bachelet ha presentato al parlamento cileno la legge che introduce il matrimonio egualitario. Il testo, che ora dovrà essere vagliato dalle due camere, permetterà alle coppie dello stesso sesso anche di adottare bambini esterni alla coppia.
Inoltre, i matrimoni già contratti all’estero saranno riconosciuti.

“Non poniamo limiti artificiali all’amore”

Bachelet ha firmato il disegno di legge durante una cerimonia pubblica a cui hanno partecipato diversi attivisti delle associazioni LGBT. “Lo facciamo con la certezza che non è né etico né giusto porre limiti artificiali all’amore – ha detto la presidente durante la firma a Palacio de La Moneda -, né lo è negare diritti essenziali solo sulla base del sesso di chi forma una coppia”. “Oggi il Cile fa un passo storico nel firmare il progetto di legge per il matrimonio egualitario – ha aggiunto -, con la nostra parola davanti al Cile e davanti al mondo
La legge è molto semplice: prevede, infatti, di sostituire la definizione di matrimonio come “un’unione tra un uomo e una donna” in “unione tra due persone”.

Due anni fa, le unioni civili

Una promessa, quella di estendere il matrimonio a tutte e tutti, che Bachelet aveva già fatto durante la campagna elettorale del 2013 e che, per quello che le compete, sta mantenendo, seppure dopo qualche anno. Nel 2015, però, fu sempre il governo guidato dalla presidente Bachelet ad approvare le unioni civili. “Un passo minimo” lo ha definito Bachelet durante la cerimonia della firma, aggiungendo che “per l’uguaglianza piena e il riconoscimento dell’amore umano dobbiamo fare un passo in più”.

#MatrimonioIgualitario

La Presidenta Bachelet firma el proyecto de Ley de #MatrimonioIgualitario.

Pubblicato da Michelle Bachelet su Lunedì 28 agosto 2017

L’iter parlamentare e la maggioranza

Ora bisognerà aspettare l’iter parlamentare che non sarà breve. L’approvazione del testo, inoltre, non è scontata. Nonostante la maggioranza è, infatti, molto frammentata e una parte dei parlamentari che la compongono mantengono posizioni molto conservatrici. La legge, dunque, potrebbe non arrivare all’approvazione definitiva entro marzo 2018, data di scadenza del mandato della presidente.

Il clima generale

Di contro, la proposta di Bachelet arriva in un momento in cui il Cile sembra fare grossi passi avanti, sul piano culturale, sociale e giuridico, in tema di diritti civili. Solo la settimana scorsa, infatti, un tribunale cileno ha dato il via libera ad una legge che introduce un parziale diritto all’aborto approvata a luglio scorso.

#PresidenciaAlDía, lunes 28-08-2017

"Hoy, Chile da un paso histórico al firmar el proyecto de ley de #MatrimonioIgualitario" afirmó la Presidenta #Bachelet al firmar la importante iniciativa legal, que cumple "con nuestra palabra ante Chile y también ante el mundo". Más detalles, en el #PresidenciaAlDía de hoy.

Realización: Rodrigo Paz.

Pubblicato da Michelle Bachelet su Lunedì 28 agosto 2017

Finora, in Cile, l’interruzione di gravidanza era vietata anche nei casi in cui la vita della gestante era in pericolo. Inoltre, non sono pochi i paesi dell’America Latina che hanno già esteso il matrimonio alle coppie gay e lesbiche. Le persone omosessuali possono sposarsi in Brasile, Argentina, Uruguay e Messico dove la resistenza della Chiesa Cattolica non ha sortito alcun effetto sull’approvazione delle leggi sul matrimonio egualitario.

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