Giorgia Meloni si scaglia ancora contro le famiglie arcobaleno. Anzi, per essere precisi, contro i padri gay. Intervistata oggi durante la puntata di Unomattina, su Rai Uno, la leader di Fratelli d’Italia ha garantito che se loro andranno al governo proporranno una legge “per trasformare la pratica dell’utero in affitto in reato universale e dunque perseguibile in Italia anche se commesso all’estero”.
“Penso sia assolutamente sbagliato stabilire per legge che un bambino non possa avere un padre e una madre – ha spiegato Meloni – e purtroppo sul tema delle adozioni la legge sulle unioni civili questo non lo chiarisce bene, tant’è che ci sono una serie di sentenze della magistratura che stanno consentendo le adozioni alle coppie omosessuali”. In realtà, le sentenze a cui fa riferimento Giorgia Meloni non consentono le adozioni alle coppie dello stesso sesso (solo un paio ne hanno riconosciute altrettante fatte all’estero). Le sentenze riconoscono, invece l’adozione del figlio biologico del partner e cioè la possibilità per il genitore sociale, che è già di fatto padre o madre del bambino, di prendersene cura con tutti i doveri che ne conseguono.
La differenza non è solo nominativa, ma anche sostanziale. Le adozioni prettamente intese, infatti, fanno riferimento a bambini nati fuori dalla copia. Inoltre, legittimano anche i legami con la famiglia di origine del genitore adottante (nonni, zii, cugini, ecc). Questo con le stepchild adoption non succede. I giudici, per altro, hanno sempre accolto le istanze di adozione del figlio biologico del partner rispettando il principio di “superiore interesse del minore” non scalfito, evidentemente, dall’orientamento sessuale dei genitori. I tribunali non hanno fatto altro che constatare, insomma, l’esistenza di famiglie e dei legami affettivi tra genitori e figli.
“Non si può vendere come “modernità” che in Italia ci siano delle coppie di uomini che vanno a comprare dei bambini all’estero – ha continuato Meloni- con la pratica incivile dell’utero in affitto e che questo poi venga riconosciuto. Noi di Fratelli d’Italia siamo per trasformare la pratica dell’utero in affitto in reato universale e dunque perseguibile in Italia anche se commesso all’estero”. Un auspicio, quello di rendere la gestazione per altri reato universale, condiviso trasversalmente da molti fin dal dibattito in parlamento sulle unioni civili e anche da una parte del movimento femminista. Ma anche un’ipotesi impraticabile.
La leader di FdI, inoltre non chiarisce cosa intende fare con le famiglie già riconosciute come tali e con i figli delle coppie di donne.
A Meloni ha risposto su Twitter la senatrice Monica Cirinnà. “Ecco un’altra bufala elettorale: il bando universale della #GPA è irrealizzabile e dannoso – ha twittato la senatrice dem -, vietare non é mai una risposta. La libera scelta della donna va rispettata sempre. L’art 31 Cost. tutela tutti i bambini in qualunque modo siano nati e in qualunque famiglia vivano”.
Già qualche giorno fa, ad un congresso organizzato dal promotore del Family Day Massimo Gandolfini, Giorgia Meloni promesso una riforma della Costituzione. Per la deputata bisogna inserire il divieto di adozione per le coppie dello stesso sesso direttamente nella Carta.
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