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Viotti contro sindaco di Favria: “Se non vuole celebrare le unioni civili, si dimetta”

L’europarlamentare Daniele Viotti

“Non me la sento di andare contro precisi dettami etici” e “non ho intenzione di delegare nessuno” aveva dichiarato Serafino Ferrino, primo cittadino di Favria (Torino), ostacolando l’unione civile di due ragazzi. Dopo le reazioni dell’associazionismo lgbt, sul caso è intervenuto anche  l’eurodeputato Daniele Viotti. “L’unico modo che ha per non celebrare un’unione civile, in Italia, nel 2016, è dimettersi” ha tuonato il politico.

Di seguito la lettera aperta di Daniele Viotti a Serafino Ferrino, sindaco di Favria (TO)

Signor sindaco,
leggo della sua decisione di non celebrare l’unione civile di due ragazzi del comune di Favria perché “non se la sente” di andare contro “precisi dettami etici che mi appartengono”. Leggo, inoltre, che considera la legge sulle unioni civili “un errore e non vedo perché un sindaco debba essere obbligato a rispettarla andando contro i propri principi etici”. Prendo atto. Ma mi preme di informarla che l’unico modo che ha per non celebrare un’unione civile, in Italia, nel 2016, è dimettersi. Lasci l’incarico per cui si sta dimostrando palesemente inadatto e non dovrà più preoccuparsi di infrangere alcun principio etico.
Sappia che il dovere di un sindaco non è esprimere giudizi etici e morali, ma rispettare la legge. Lei è al servizio dei cittadini, al servizio della sua comunità. E nella sua comunità ci sono i due ragazzi che lei sta decidendo scientemente di discriminare.
Lei, oggi, fa un pessimo servizio alla sua comunità. E non importa l’appartenenza politica, importa il senso del suo ruolo e il senso della sua umanità.
Esprimo la massima solidarietà ai ragazzi che stanno passando un momento difficile che non avrei mai voluto trovarmi a commentare. Siamo in Italia. Siamo nel 2016. Rendiamoci conto del male che stiamo facendo alle persone. A suo modo, anche questa è violenza.

Daniele Viotti

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