Buone nuove da Belgrado: il Pride si farà il 15 settembre. Come sempre sarà preceduto da una settimana di eventi a tema per sensibilizzare alle tematiche legate alle discriminazioni della comunità.
Le precedenti edizioni del Pride erano state funestate da tensioni. La Serbia non è un paese friendly e i gruppi avversi alla manifestazione hanno osteggiato il Pride non solo minacciando, ma arrivando addirittura allo scontro fisico. Tensioni che avevano portato alla decisione di sospendere del tutto il Pride di Belgrado per tutelare la pubblica sicurezza. Soprattutto dopo il Pride del 2010 quando la manifestazione contò 140 feriti durante gli scontri con i nazionalisti. Qualcosa di simile era avvenuto nel 2014, quando erano serviti settemila poliziotti per formare un cordone di sicurezza a difesa dei duemila manifestanti. La seta prima, nelle periferie di Belgrado, erano state arrestate una cinquantina di persone dopo la marcia dei 5000 che la sera prima aveva sfilato per bloccare il Pride.
Negli ultimi anni i Pride a Belgrado si sono potuti svolgere in relativa tranquillità. Importante il supporto della premier Ana Brnabic che nel 2018 aveva sfilato per le vie di Belgrado portando ufficialmente la solidarietà e la vicinanza del governo: «La Serbia rispetta la diversità. Le persone hanno diritto di marciare».
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