Più 10mila presenze per il Dolomiti Pride. È l’ottimo risultato che festeggiano gli organizzatori del Dolomiti Pride 2018, primo pride del Trentino.
Un pride colorato e tutt’altro che timido sul piano politico. In prima fila, Famiglie Arcobaleno ha aperto il corteo che ha sollecitato il sindaco a perseguire la strada delle trascrizioni all’anagrafe dei figli arcobaleno inserendo entrambi i genitori dello stesso sesso. Non solo. Sul palco nel parco delle Albere si è anche parlato di diritto all’aborto, autodeterminazione, migranti. Fra i tanti interventi, ricordiamo uno stralcio del discorso del gruppo donna di Arcigay Trento: “Dobbiamo essere un baluardo contro i razzisti e chi vuole le donne custodi del focolare -ha dichiarato Michela Papette- né Fontana né le sparute femministe estreme ci toglieranno l’autodeterminazione: cosa sono serviti gli studi di genere se è la biologia a farci donne?”. Un riferimento, nemmeno troppo velato, a certo associazionismo lesbo-femminista -ieri assente- che negli ultimi anni ha dimostrato più vicinanza politica a Casa Pound che al movimento LGBT.
Vi lasciamo con alcune immagini del Dolomiti Pride 2018.
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