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Gli 8000 della piazza di Milano: “ddl Zan, #temposcaduto”

In circa 8000 persone hanno risposto all’appello de I Sentinelli di Milano di ritrovarsi oggi, in piazza in sostegno del ddl Zan. #temposcaduto, lo slogan scelto dall’associazione milanese a significare che non c’è più tempo da perdere: la legge Zan va votata subito. E va votata così com’è.

In piazza, insieme a manifestati arrivati anche da fuori Milano, anche il primo firmatario della legge, l’onorevole Alessandro Zan (Pd), e la senatrice Alessandra Maiorino (M5S), componente della Commissione giustizia del Senato dove, attualmente, la legge attende di essere discussa.

Le voci sul palco a favore del ddl Zan

Sul palco tante le attiviste e gli attivisti lgbt+ che hanno parlato per esporre le ragioni a supporto del ddl Zan. Tanti anche gli “alleati”: personaggi famosi che hanno portato il loro sostegno. Tra gli altri: Lella Costa, Paola Turci, Malika Ayane, Susanna Camusso.
Il sindaco di Milano Beppe Sala non era presente ma ha inviato un messaggio che è stato letto dal palco.

Al microfono anche le testimonianze di Jean Pierre Moreno, il ragazzo aggredito in una stazione della metro di Roma perché stava baciando il suo ragazzo, e Malyka Chali, la giovane buttata fuori di casa perché lesbica.

Sostegno alla legge anche dal deputato di Forza Italia, Elio Vito che ha votato a favore della legge alla Camera.

Il discorso di Alessandro Zan

Al microfono, Alessandro Zan ha ricordato la manifestazione organizzata, sempre da I Sentinelli, e che ha contribuito all’approvazione della sua legge alla Camera.
“Non possiamo rinunciare a portare a casa questa battaglia – ha detto Zan -, ostacolata da una destra illiberale e sovranista, che per ottenere qualche consenso in più alimentando l’omofobia e l’odio che esistono in questo paese, si oppone alla legge. Non vogliamo essere l’Ungheria o la Polonia: vogliamo essere un Paese tra i più avanzati in Europa”. “Dobbiamo farci una promessa da questa piazza: noi porteremo a casa la legge contro i crimini di odio. Non ci può fermare più nessuno” ha concluso.

Ecco le sue parole:

(foto di copertina di Milo Serraglia)

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