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Caso Fedez, le scuse dell’ad: “In Rai nessun sistema”. E la politica si schiera col cantante

Travolge i più alti vertici della Rai (e della politica) il “caso Fedez”, che con le sue recenti dichiarazioni ha creato un vero e proprio terremoto. A difendere l’operato della tv pubblica scade in campo lo stesso amministratore delegato, Fabrizio Salini. Il quale è intervenuto con una nota ufficiale: «Rai3 ha spiegato di non aver mai censurato Fedez né altri artisti né di aver chiesto testi per una censura di qualsiasi tipo. Questo deve essere chiaro, senza equivoci e non accettiamo strumentalizzazioni che possano ledere la dignità aziendale e dei suoi dipendenti» riporta Fanpage.

La nota di Salini: “In Rai nessun sistema”

L’ad della Rai, Salini

E ancora, Salini ricorda: «In questi tre anni ho sempre cercato in tutti i modi di garantire che in Rai fosse assicurata pluralità di voci e di opinioni perché ritengo sia il principale obiettivo della mission di Servizio pubblico. Lo testimonia la nostra programmazione tutti i giorni su tutti i canali televisivi, in radio e su RaiPlay. Di certo in Rai non esiste e non deve esistere nessun “sistema” e se qualcuno, parlando in modo appropriato per conto e a nome della Rai, ha usato questa parola mi scuso». Ancora, il dirigente precisa che «sarà fatta luce con gli organizzatori del Concerto, che la Rai acquista e manda in onda fin dalla sua prima edizione, per capire come sia stato possibile soltanto ipotizzare un’aberrazione del genere e se esistano delle responsabilità aziendali».

Conte e Letta dalla parte di Fedez

Intanto anche il mondo della politica si schiera. E se Salvini ha più volte criticato il rapper, altri come Giuseppe Conte si schierano nettamente a favore del cantante: «Io sto con #Fedez. Nessuna censura», scrive su Twitter. Sulla stessa linea, il segretario del Partito democratico, Enrico Letta: «Sulla censura al #concertone del #primomaggio esigiamo subito chiarimenti e scuse da parte della RAI. Voglio ringraziare sinceramente @fedez perché il fatto che una persona come lui parli di questi temi, con la forza e con la visibilità che ha, rompe il tabù creato sul #DdlZAN». Scuse che a quanto pare sono arrivate.

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