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Il governo bavarese voleva fare causa alla Germania contro il matrimonio egualitario

Un gruppo di politici tedeschi volevano tentare una causa legale per annullare la legge sul matrimonio egualitario, ma ora hanno abbandonato il progetto.
L’iniziativa era nata da alcuni appartenenti alla destra che guida la Bavaria, contrari al matrimonio per tutti diventato legale in Germania dopo che la cancelliera Merkel aveva lasciato libertà di coscienza ai suoi parlamentari. Una decisione che non era piaciuta all’ala più conservatrice che, per questo, voleva intentare causa contro il provvedimento.

La tesi: serviva una modifica alla Costituzione

I leader del CSU, alleato bavarese del partito di Merkel, sostengono che la legge che legalizza il matrimonio egualitario avrebbe richiesto un procedimento diverso, incluse delle modifiche alla Costituzione tedesca.
Ma la scorsa settimana, la causa è stata abbandonata perché le possibilità di vittoria si sono rivelate troppo scarse.

Il governo bavarese ha dovuto rinunciare

La documentazione preparata da un professore esperto di legge, Ferdinand Wollenschläger, era molto nutrita. Ben 152 pagine in cui si sosteneva la possibilità di dichiarare illegittima la norma.
A rendersi conto che quella che si prospettava era una sonora sconfitta sono stati il cancelliere della Bavaria Marcel Huber e il ministro della Giustizia Winfried Bausback. Per questo, hanno ritirato tutto dopo un incontro del governo locale.

“Il matrimonio è tra un uomo e una donna”

“Dopo una valutazione generale – ha dichiarato Bausback al quotidiano Münchner Merkur – le prospettive di vincere un’azione davanti alla Corte Costituzionale Federale sono state considerate basse”.
Ciò nonostante, il cancelliere ha dichiarato che la Bavaria crede ancora nella definizione di “matrimonio tradizionale” come una unione tra un uomo e una donna. L’azione legale, però, non ci sarà. Il punto è che gli esperti di diritto costituzionale tedesco “non hanno trovato argomenti legali stringenti sulla violazione della Costituzione da parte della legge sul matrimonio”.

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