WhatsApp è certamente il sistema di messaggistica istantanea più usato al mondo. Dopo l’app per i dispositivi mobili, infatti, l’azienda ne ha sviluppata anche una per i desktop, oltre alla versione web, proprio per rispondere alla crescente platea di utenti. Uno strumento che, però, a volte diventa anche veicolo di odio quando (le cronache ne sono piene) gli scambi con i coetanei diventano insulti e attacchi contro altri coetanei più vulnerabili perché considerati fuori norma. E se lo stesso mezzo fosse usato per chiedere aiuto?
“Siamo sempre più preoccupati per i continui ed inquietanti episodi molto violenti di intolleranza nel nostro Paese – ha dichiarato il presidente di Anddos Marco Canale in un’intervista rilasciata al Marco Torsello -. È anche per questo che stiamo investendo sempre maggiori energie nei Centri Ascolto e Antiviolenza Anddos e abbiamo lanciato, da oggi, la nuova linea di aiuto via Whatsapp che si affianca al numero verde già attivo 800864630“.
Nella Giornata Internazionale contro l’Omofobia e la Transfobia, dunque, forse è la prima volta che un servizio di aiuto telefonico destinato alle persone gay, lesbiche, bisessuali e trans, “ma anche etero che chiedono informazioni e consigli”, sbarca su WhatsApp per aprire un canale nuovo di comunicazione con i potenziali utenti. Lo stesso numero che si può usare sull’app di messaggistica è accessibile anche via Skype.
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