L’Angelo Mai Altrove di Roma è appena stato sgomberato. L’annuncio è arrivato via Facebook sulla pagina del collettivo che gestisce lo stabile alle Terme di Caracalla.
A quanto si apprende, questa mattina agenti delle forze dell’ordine si sono presentati sul posto ed hanno sigillato le porte con la fiamma ossidrica, rendendone così impossibile l’apertura.
Lo sgombero rientrerebbe nell’applicazione della delibera Tronca (il commissario che governò Roma dopo le dimissioni di Marino e prima dell’elezione di Virginia Raggi) che ha colpito diverse onlus, associazioni, teatri e luoghi di cultura della città. Tra questi, anche la Casa internazionale delle donne è sotto sgombero. La ragione è riconducibile ad arretrati nei pagamenti degli affitti. Un’applicazione delle regole che non tiene conto del valore culturale e sociale delle realtà colpite che spesso si autofinanziano.
L’Angelo Mai è uno storico luogo di cultura romano. Come ricorda Next Quotidiano, nel 2016 l’Angelo Mai fu premiato con il premio Ubu Franco Quadri con questa motivazione: “E’ un laboratorio di sperimentazione artistica e attivismo politico, mosso dall’intento di portare la cultura – nella sua accezione più ampia – tra i beni primari. Facendo leva su una rinnovata narrazione di lotta, nei suoi dodici anni di attività, fitti di incontri, collaborazioni, creazioni teatrali e musicali, di progetti fuori formato, Angelo Mai si è offerto alla città di Roma e al teatro italiano come una realtà capace di attivare un processo di riappropriazione dei luoghi alternativo alla privatizzazione e alle liberalizzazioni del mercato, costruendo un tessuto di relazioni che passano dai corpi e dallo scambio di pratiche e saperi, testimoniando nuove forme di abitazione, di produzione e gestione per il Teatro”.
Da sempre il collettivo è vicino alle istanze della comunità lgbt romana con cui ha spesso collaborato in diverse attività.
Nato nel 2004 con l’occupazione di uno stabile nel rione Monti, fu poi sgomberato. Tre anni dopo, nel 2009, gli occupanti si spostarono nei locali di Parco San Sebastiano, alle Terme di Caracalla. Quando nel 2014 gli occupanti furono accusati di associazione a delinquere si aprì un processo dopo il quale, però, le accuse decaddero. Il giudice decise di restituire lo spazio al collettivo che era appena stato nuovamente sgomberato dai locali.
Oggi l’ultimo atto.
L’assessore alla Cultura del Comune di Roma, Luca Bergamo, ha dichiarato di avere appreso dello sgombero all’Angelo Mai dalle agenzie di stampa. “Alla luce delle informazioni disponibili ritengo necessario la sospensione delle azioni per fare le necessarie e opportune valutazioni” ha dichiarato Bergamo secondo quanto riporta l’Ansa.
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