La fonte è di quelle attendibili. Secondo quanto dichiarato dal Ministro degli Esteri e del Commonwealth britannico Alan Duncan in Parlamento, il leader ceceno Ramzan Kadyrov avrebbe dichiarato ad una tv locale l’intenzione di “eliminare i gay (dalla Cecenia, ndr) prima dell’inizio del Ramadan”. Per il 2017 l’inizio del mese di digiuno e astinenza prescritto dalla religione islamica è previsto per il 26 maggio.
La notizia, riportata in esclusiva dal sito inglese Pink News, è stata confermata anche dagli attivisti di All Out che hanno contattato il ministero degli Esteri inglese.
Se in una prima fase le autorità cecene avevano negato le notizie sulla persecuzione dei gay, dichiarando semplicemente che non esistono gay in Cecenia e per questo non possono esistere persecuzioni ai loro danni, Kadirov sembra adesso avere cambiato strategia rivendicando tutto, quanto meno internamente.
Duncan ha spiegato di avere parlato direttamente con il suo omologo russo, il vicesegretario per gli Esteri Vladimir Titov, chiedendo che la Federazione Russa intervenga sulle violazioni dei diritti umani contro le persone LGBT.
Anche rappresentanti dell’ambasciata britannica in Russia hanno chiesto direttamente al governo di Mosca di intervenire.
Secondo quanto riporta l’agenzia di stampa internazionale Associated Press, però, il portavoce di Putin, Dimitry Peskov, ha dichiarato che gli investigatori non hanno trovato prove che supportino le notizie di purghe diffuse dal quotidiano Novaya Gazeta. E sarebbe stato lo stesso Kadirov a dire a Putin, durante un incontro tra i due, di non credere alle notizie “provocatorie”.
“La strage di Diritto in Cecenia e nella Federazione Russa – prosegue Monaco – continua a prender corpo nei morti ammazzati, nelle torture e nei bavagli: dopo più di un decennio di guerre, giornalisti e civili uccisi, leader eletti assassinati, quanto ancora la comunità internazionale si renderà complice con il suo silenzio di questa barbarie?”.
Intanto, sono previste per oggi le mobilitazioni italiane per chiedere la fine delle torture e delle persecuzioni, oltre che l’avvio di un’indagine approfondita su quanto accade. Sono cinque le piazze che tra oggi e il 29 aprile prossimo si riempiranno in solidarietà alle vittime gay cecene: a Roma alle 16,30 davanti all’Ambasciata russa, in viale Castro Pretorio all’angolo con via Gaeta, a Napoli alle 17 in piazza Dante, a Caserta alle 17 in viale Douhe e a Ferrara alle 21 alla Rotonda Foschini. Sabato 29 aprile, invece, l’appuntamento è a Varese alle 17 in Piazza Monte Grappa.
Il Tribunale di Padova ha rigettato tutte le impugnazioni degli atti di nascita con due…
Vogliamo parlare di patriarcato? Parliamone. A inizio anno, a gennaio inoltrato, sono stato invitato a…
Una storia che parla di libertà e scoperta di sé. È questa la "poetica" –…
«Siamo le amiche e la compagna di Milena. Questo è un appello d’amore per Milena.…
È morto ieri in tarda serata, a 87 anni, il filosofo Gianni Vattimo. Una delle…
Si terrà il 19 settembre 2023, a Milano, all'Arena Civica di Parco Sempione. Stiamo parlando…