Brittany Johnson, rapper lesbica di New Orleans, è stata uccisa a soli 29 anni. La ragazza è stata raggiunta da colpi di arma da fuoco mentre si trovava con un’altra donna a casa sua. L’altra donna, di cui non si conosce l’identità è stata ferita, ma è sopravvissuta.
Nota con i nomi d’arte di Bunny e Big Bey, Johnson avrebbe discusso con l’altra donna, secondo quanto riferisce la polizia, ma non è chiaro se la lite sia andata oltre le parole né se siano coinvolte altre persone.
“È stato devastante per me – ha raccontato la nonna della ragazza, Rhonda Williams a Times-Picyune -. Crescere a New Orleans è difficile per chiunque, specialmente se sei una donna gay nera”.
“Pensava di avere un messaggio che molti altri dovevano conoscere – ha continuato la donna -. Voleva davvero connettersi con la comunità LGBT e aiutare i più giovani che hanno difficoltà ad accettare la propria identità”.
La zia ha sottolineato che la rapper avrebbe voluto essere ricordata “per i suoi sforzi nell’aiutare le giovani lesbiche, gay, bisessuali e transgender facendo sì che sapessero, attraverso la sua musica, che non sono soli”. “Stava solo cercando il suo posto nel mondo, non meritava questo” ha concluso.
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