La legge regionale dell’Emilia-Romagna contro l’omotransnegatività sarà votata in Assemblea Legislativa il 9 luglio.
A renderlo noto è il presidente del circolo del Cassero di Bologna, Vincenzo Branà, che stamattina ha consegnato alla presidenza dell’Assemblea le 8.890 firme raccolte in questi 40 giorni a sostegno dell’approvazione della legge che prevede, oltre al contrasto alla persecuzione delle persone Lgbt, anche una serie di iniziative per favorire una cultura di rispetto.
L’approdo in aula giunge dopo anni di lavoro e le forti polemiche dell’ultimo passaggio in commissione, dove alcuni consiglieri del Pd legati all’area cattolica del partito, avevano presentato un emendamento “sull’utero in affitto” sottoscritto anche dalle opposizioni.
“Il nostro appello è affinché l’aula senta la responsabilità di dotare questo territorio di una legge importante, nella migliore formulazione possibile, senza modifiche che possano tradirne il senso e farla risultare, anziché a sostegno di una comunità, l’esatto contrario, cioè una stigmatizzazione”, ha spiegato Branà.
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