Prepariamoci, perché ormai è chiaro che a comunicazioni come questa, come quella del Roma Pride e dell’Umbria Pride, ne seguiranno molte nei prossimi giorni.
Con una nota diffusa questa mattina, il Coordinamento Torino Pride fa sapere di avere annullato la parata di quest’anno prevista per il 20 giugno. La ragione è facilmente immaginabile: l’emergenza coronavirus impedisce di programmare manifestazioni di qualsiasi tipo.
Il coordinamento, però, lascia l’appuntamento del 20 per un’altra iniziativa. Simbolicamente, spiegano, sarà organizzato in quel giorno “un flash mob all’insegna dell’arcobaleno che coinvolga tutta la città e che verrà progettato con prezioso il contributo dalle associazioni lesbiche, gay, bisessuali e transgender piemontesi che compongono il coordinamento”.
“Il nostro auspicio è di travolgere Torino, nel giorno in cui avrebbe dovuto accogliere la nostra parata dell’orgoglio – è il commento della coordinatrice Giziana Vetrano -, con un’ondata di colore. Speriamo che tutti i balconi della città possano vestirsi di arcobaleno. Che le gente possa esprimere la propria gioia come e dove può. Sul proprio balcone, sui social o in strada, se sarà possibile. Vorremmo che in quella giornata il Municipio, le case, il Palazzo della Regione e le pagine social delle cittadine e dei cittadini potessero esporre un riferimento rainbow. Speriamo, poi, di poter organizzare il pride vero e proprio al più presto”.
Ma proprio data la ragione per cui la parata non ci sarà, il Torino Pride ha attivato una raccolta di fondi per acquistare 10.000 mascherine da destinare agli operatori e alle operatrici della sanità della Città della Salute e della Scienza di Torino.
Il primo a versare un contributo sarà proprio il Torino Pride. All’acquisto delle mascherine, infatti, sarà destinata una parte del denaro già raccolto per la parata del 20 giugno.
Chiunque volesse può versare anche un piccolo contributo all’IT24 T030 6909 6061 0000 0015 730 del Coordinamento Torino Pride con causale COVID19.
“Crediamo che responsabilità, in questo momento, debba essere la parola d’ordine per tutte e tutti – conclude Vetrano -. Poter contribuire, nel nostro piccolo – con questa campagna a una necessità reale, per noi, è un motivo di orgoglio”.
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