Abortisce per la quarta volta nel giro di pochi anni. Tre volte da minorenne, l’ultima a diciotto anni compiuti: è quanto emerso dal racconto di una studentessa, che dopo un malore a scuola è stata portata in ospedale, al San Bartolo di Vicenza, dove i medici hanno scoperto che si era procurata un’interruzione di gravidanza assumendo dei farmaci.
Per tali ragioni è stata denunciata per “procurato aborto” – la normativa prevede che l’interruzione di gravidanza venga effettuata in ospedale e in presenza di personale medico qualificato – ed è stata condannata a quindici giorni di reclusione, con sospensione della pena. Fa riflettere la scelta che tutto sia avvenuto nel “segreto” delle mura domestiche e si spera che questa decisione non sia dovuta alla sovrabbondanza di medici obiettori, nelle strutture pubbliche.
Sono passati poco più di due anni da quando Michela Murgia annunciava la sua malattia…
La famiglie sono tutte diverse. I diritti, invece, devono essere tutti uguali. E' questo il…
La notizia è di pochi minuti fa: Torino ospiterà l'Europride a giugno del 2027. Per…
Una bufala che sta circolando, durante queste Olimpiadi, è quella del “not a dude”. Stanno…
Ammetto che ieri guardavo un po’ distrattamente la cerimonia d’apertura delle Olimpiadi a Parigi. Sono…
Il comune di Catania nega la carriera alias alle persone transgender e non binarie della…