News

Le realtà asessuali contro Perego e Campiglio: “Tornino a parlare di reality”

Continuano le polemiche per le offese alle persone asessuali da parte di Paola Perego e di Laura Campiglio. A scendere in campo, questa volta, sono proprio le associazioni di settore che hanno diramato i loro comunicati e che dai social network sono intervenute contro le parole delle due presentatrici.

Un danno per le persone più giovani

Una manifestazione di persone asessuali

«Le associazioni asessuali» si legge sul sito de Il carro di buoi, che riprende un comunicato diramato da diverse realtà – asessuali e non – sul Gruppo asessualità «stanno facendo da anni un lavoro d’informazione, di attivismo sul territorio locale e nazionale, con i pochi mezzi a disposizione e con l’impegno e la passione di tanti volontari, per abbattere i luoghi comuni nei confronti delle persone asessuali». Comunicato che continua: «Soprattutto, le persone più giovani, data la scarsa informazione sul tema, possono sentirsi isolate dalle altre del proprio gruppo e quindi sentirsi “sbagliate”».

Una trasmissione disinformante

L’associazione definisce la «trasmissione radiofonica» come «profondamente offensiva e disinformante» perché non ha «certamente portato niente di buono, soprattutto verso quelle persone più giovani che, appena fatto “coming out” in famiglia, si siano sentite derise in questo modo, e quindi invalidate e messe in ridicolo di fronte ai propri affetti, e a quelle che ancora non sono “out”, ma che si sono sentite offese e trattate come fenomeni da baraccone su scala nazionale».

Gli asessuali sono parte integrante della comunità Lgbt

Le due conduttrici

«L’asessualità si definisce come un orientamento sessuale caratterizzato dalla mancanza di attrazione sessuale verso tutti i generi» cerca di far chiarezza, ancora, il comunicato. «Gruppi asessuali partecipano ai Pride su scala mondiale dal 2008. In Italia, i primi gruppi asessuali hanno partecipato a un Pride la prima volta nel 2014, al Milano Pride. Nel 2018, i gruppi asessuali hanno partecipato, in forma organizzata a cinque Pride dell’Onda Pride, e in almeno tre di questi Pride alcuni attivisti della comunità asessuale figuravano come organizzatori».

“Meglio inutili, che dannosi”

Per le realtà firmatarie, «la visibilità è una delle ragioni dell’esistenza stessa delle associazioni e dei gruppi asessuali. Della visibilità fatta da Radio2 in questo modo, ne facciamo, volentieri, a meno». E continuano: «Non chiediamo le scuse da parte delle conduttrici. Chiediamo soltanto che, se i media, in generale, non hanno interesse a parlare dell’asessualità con cognizione di causa, di non parlarne». Infine, un invito: «Tornino a parlare delle avventure estive di qualche reduce di qualche reality. D’altronde, è meglio essere inutili che dannosi». Un buon consiglio, siamo tutti e tutte d’accordo.

Condividi
Pubblicato da

Articoli recenti

Padova: il Tribunale dice sì a 35 certificati con due mamme

Il Tribunale di Padova ha rigettato tutte le impugnazioni degli atti di nascita con due…

5 Marzo 2024

“Bruciamo tutto”: perché, da maschio, dico che il patriarcato è il problema

Vogliamo parlare di patriarcato? Parliamone.  A inizio anno, a gennaio inoltrato, sono stato invitato a…

23 Novembre 2023

La storia di Andrea, in riva al mare di Sicilia, per raccontare la realtà queer

Una storia che parla di libertà e scoperta di sé. È questa la "poetica" –…

26 Ottobre 2023

LottoxMile, la raccolta fondi per aiutare Milena Cannavacciuolo

«Siamo le amiche e la compagna di Milena. Questo è un appello d’amore per Milena.…

24 Ottobre 2023

Gianni Vattimo, addio al filosofo del “pensiero debole”

È morto ieri in tarda serata, a 87 anni, il filosofo Gianni Vattimo. Una delle…

20 Settembre 2023

Arim 2023, a parco Sempione a Milano la lotta all’HIV a suon di musica

Si terrà il 19 settembre 2023, a Milano, all'Arena Civica di Parco Sempione. Stiamo parlando…

18 Settembre 2023