La storia di oggi di #quellavoltache è molto breve, ma non per questo meno significativa o meno degna di essere raccontata. L’ha inviata a Gaypost.it una lettrice che, oltre a citare le volte in cui lei ha subito un abuso, racconta anche di quando è stata lei stessa a infliggerla. Un aspetto che mancava, in questo racconto collettivo e che ci sembra importante da sottolineare. Ecco cosa ci ha scritto Carolina (nome di fantasia):
È aspro
#quellavoltache ero troppo piccola, ma mi ricordo che dissi “è aspro” o #quellavoltache ero troppo grande e mi sono tenuta il naso rotto. Ma anche #quellavoltache sono stata io la merda e da allora non ci vivo più.
E non capisco come fate ad assolvervi o ad assolvere quando vi raccontiamo #quellavoltache
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