Irlanda, compagnia ferroviaria chiede a coppia lesbica “prove del matrimonio”

Un viaggio da Dublino a Cork è diventato una piece da teatro dell’assurdo per una coppia lesbica irlandese quando un impiegato delle ferrovie ha chiesto loro di provare la realtà del loro matrimonio.

«PROVATE CHE IL VOSTRO MATRIMONIO È VERO»

Mary McNally e sua moglie Jaren Underwood stanno insieme da più di vent’anni e sono unite in una civil partnership dal 2012. Nel 2015, non appena approvato il referendum, si sono sposate.
McNally è una pensionata e per la legge irlandese ha diritto alla gratuità dei trasporti, diritto che viene esteso anche alla coniuge.
Al momento dell’acquisto del biglietto, però, un impiegato dell’azienda ferroviaria, la Irish Rail, ha chiesto loro una “prova tangibile” del fatto che siano davvero unite in matrimonio. Una prassi inesistente.

UNA QUESTIONE DI UGUAGLIANZA

«È diventata subito una questione di uguaglianza, proprio nel momento in cui ci ha fatto la domanda», ha raccontato Underwood all’Irish Times. « Mary è di un’altra generazione. Io ho 56 anni. Ho pensato che, essendo una cantante professionista, fossi un personaggio pubblico. E sono anche nera. Appena ci hanno chiesto le prove del matrimonio per me è diventata una questione di uguaglianza», ha aggiunto.

LA DENUNCIA VIA FACEBOOK

La denuncia è arrivata tramite il profilo Facebook di una delle due: «Ok. Io e mia moglie siamo andate allo sportello di Iarnròd Éireann. Lei ha chiesto due biglietti per tornare a Cork come previsto dal suo diritto ai mezzi gratuiti. Hanno incarnato le sopracciglia: “Avete una prova della vostra unione?”. Se fossi stata un uomo ci avrebbero chiesto un certificato di matrimonio? (…)Abbiamo ricevuto delle scuse. Questa non è la procedura standard. Non voglio immaginarlo. Abbiamo segnalato l’accaduto allo sportello informazione e nemmeno loro sapevano che esistesse questa regola».

In una stazione radio locale Underwood si è chiesta: «Se fossimo stati un uomo e una donna avrebbero fatto questi controlli?».

 

LE SCUSE DI IRISH RAIL

Dopo che la vicenda è uscita sui media locali la Irish Rail ha indirizzato alle due delle scuse ufficiali specificando che a nessuno e in nessuna circostanza debbano essere richiesti tali documenti per viaggiare.
«Non è la nostra politica – ha detto un portavoce -. Le nostre biglietterie sono obbligate a seguire la legislazione sui viaggi gratuiti. I nostri controllori possono verificare la validità dei titoli direttamente a bordo, avendo accesso al Dipartimento di Previdenza Sociale: ma in nessun caso possono chiedere prove del matrimonio o della civil partnership».

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