Wentworth Miller risponde agli hater con una lettera bellissima

L’attore apertamente gay Wentworth Miller,protagonista nella serie tv Prison Break, è stato vittima di un infelice meme che ironizzava sul suo aumento di peso.
Miller ha scelto di rispondere a The LAD Bible, la seguitissima pagina Facebook che aveva pubblicato il meme, con una toccante lettera in cui ha raccontato la storia di quelle foto e la sua lunga battaglia contro la depressione.
Un esempio per tutti.

[Sotto la traduzione]

Today I found myself the subject of an Internet meme. Not for the first time. This one, however, stands out from the…

Pubblicato da Wentworth Miller su Lunedì 28 marzo 2016

Oggi mi sono trovato oggetto di un meme di Internet. Non per la prima volta.
Questo, tuttavia, è diverso dagli altri.
Nel 2010, semi-ritirato dalla carriera da attore, stavo tenendo un basso profilo per una serie di motivi.
In primo luogo, ho avuto tendenze suicide.
È un argomento su cui ho scritto, di cui ho parlato e che ho condiviso.
Ma a quel tempo ho sofferto in silenzio. Così come molti fanno. L’entità della mia lotta era nota a pochi, pochissimi.
Pieno di vergogna e di dolore, ritenevo fosse positivo farmi male da solo. E le voci nella mia testa mi hanno spinto giù in un percorso di autodistruzione. Non era la prima volta.
Ho lottato con la depressione fin dall’infanzia. È una battaglia che mi è costata tempo, opportunità, relazioni e mille notti insonni.
Nel 2010, nel punto più basso della mia vita adulta, cercavo ovunque per avere sollievo/comodità/distrazioni. E mi rivolsi al cibo. Avrebbe potuto essere qualsiasi cosa. Farmaci. Alcool. Sesso. Ma mangiare è diventato l’unica cosa che bramavo. Contavo su questo per sopravvivere. Ci sono stati periodi in cui il momento clou della mia settimana era il mio pasto preferito e un nuovo episodio di Top Chef. A volte era sufficiente. Doveva esserlo.
E ho messo su peso. Chi se ne frega?

Un giorno, fuori per una passeggiata a Los Angeles con un amico, abbiamo incrociato una troupe che stava girando un reality show. Non lo sapevo ma c’erano dei paparazzi. Mi hanno scattato delle foto, e le foto sono state pubblicate insieme ad altre immagini di me, quando ero nel mezzo della mia carriera. “Da Figo a schifo” [originale: “Hunk to Chunk.”]. “Da figo a ciccio” [Originale: “Fit To Flab.”]. Ecc.
Mia madre ha uno di quegli “amici” che è sempre il primo a portare cattive notizie. Hanno ritagliato uno di questi articoli da una popolare rivista nazionale e lo ha spedito a lei. Mi ha chiamato, preoccupata.
Nel 2010, in piena lotta per la mia salute mentale, era l’ultima cosa di cui avevo bisogno.
Per farla breve, sono sopravvissuto.
Quindi fate quelle immagini.
Sono contento.
Ora, quando vedo l’immagine di me con la t-shirt rossa, quel raro sorriso sul mio volto, mi viene in mente la mia lotta. La mia resistenza e la mia perseveranza di fronte a tutti i tipi di demoni. Alcuni all’interno. Alcuni al di fuori.
Come un dente di leone lungo il marciapiede, io ho resistito.
In ogni modo. Ancora. Nonostante tutto.
La prima volta che ho visto questo meme pop-up nel mio feed dei social media, lo devo ammettere, mi faceva male respirare. Ma, come tutto nella vita, gli ho dato un significato. E il significato che assegno a questa mia immagine è Forza. Guarigione. Perdono.
Di me stesso e degli altri.

Se voi o qualcuno che conoscete sta lottando, sappiate che è possibile essere aiutati. Tendete una mano. Scrivete un messaggio. Inviate una e-mail. Alzate il telefono. A qualcuno importa. Stanno aspettando di sentire voi.

Con amore. – W.M. ‪#‎koalas ‪#‎inneractivist ‪#‎prisonbroken

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