Comprava ormoni dalla vicina Bielorussia per compiere la sua transizione da donna a uomo. Ora, però, il russo Vladislav K. rischia da cinque a dieci anni di reclusione.
L’uomo aveva acquistato le sue dosi di ormoni per un anno e mezzo ed aveva deciso di acquistarle online all’estero perché in Russia è molto difficile per le persone trans accedere alle terapie necessarie e trovare medici preparati, anche per via degli elevati livelli di transfobia che attraversano la società.
Lo scorso 21 novembre, Vladislav si è recato all’ufficio postale a ritirare il suo ultimo ordine. Lì, però, è stato fermato da due agenti della dogana che hanno spiegato di avere avuto una soffiata secondo cui stava importando materiale illegale.
“Mi hanno portato in macchina – ha raccontato Vladislav- hanno sequestrato il pacchetto, lo hanno aperto e hanno trovato le medicine, come si aspettavano e come mi aspettavo anche io”. A quel punto gli agenti gli hanno chiesto se fosse un atleta che usava gli ormoni per migliorare le sue prestazioni e anche se avesse intenzione di rivenderli in Russia.
“Immediatamente ho detto: ‘Sono transgender, mi servono’ – ha spiegato -. Be’, gente… è incomprensibile… loro non hanno capito… Erano molto sopresi”. L’accusa ora è di contrabbando di sostanze e l’uomo rischia da cinque a dieci anni di reclusione, oltre ad una multa di 1 milione di rubli (circa 14.000 euro).
In sua difesa si sono esposti gli attivisti e le attiviste della Trans Coalition. “Gli uomini trans – hanno spiegato in un comunicato stampa – che decidono di iniziare la transizione, di solito prendono il testosterone per tutta la vita, perché il cambiamento di genere nel corpo richiede attenzione medica per tutta la vita”.
Secondo gli attivisti, la combinazione tra transfobia nella società, le scarse conoscenze dei medici sul tema, la difficoltà di accedere ad una buona assistenza medica e i costi elevati degli ormoni in Russia costringono le persone a importare i farmaci dall’estero, anche se è illegale.
“La persecuzione delle persone trans che hanno bisogno di assistenza medica è disumana – scrivono – ed è contro le leggi internazionali. Chiediamo la fine incondizionata delle accuse a Vladislav K. e l’annullamento di tutte le accuse contro di lui.
Da quando nel 2013 venne approvata la legge contro la “propaganda gay” la situazione per la comunità lgbt russa è peggiorata costantemente. Uno spiraglio si è aperto solo di recente quando il Ministero della Salute ha semplificato l’acquisizione del documento necessario alle persone trans per cambiare il proprio genere sui documenti. Questo, però, non ha migliorato la situazione generale.
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