Treviso Pride: “Il comune vuole un pride sobrio? Non censureremo nessuno”

La notizia che a Treviso si facesse un pride, il 18 giugno prossimo, mi ha rallegrato. Il profondo nord, cuore della Lega: un luogo che nella percezione collettiva è associabile più a certo pensiero bigotto e omofobo – ricordate Gentilini? – che alla cultura metropolitana, libertaria e gay-friendly, che siamo abituati a respirare nell’Europa dei diritti, da Berlino a Madrid. Che il pride si faccia anche in provincia è un bene. Lo penso e lo penserò sempre. Perché apre la città al pluralismo, scuote le coscienze, abbatte i pregiudizi. Laddove la bandiera arcobaleno sventola, alla fine ci si sente parte di una comunità solidale. Chi era a Torino nel 2006, o a Napoli nel 2010, sa di cosa sto parlando. Ed è importante, lo credo, che avvenga anche in luoghi come Frosinone, Ragusa o Brescia.

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Giovanni Manildo, sindaco di Treviso

Poi la doccia fredda. Il Treviso Pride ha ottenuto il patrocinio del comune, votato all’unanimità dalla giunta guidata dal sindaco Giovanni Manildo, ma a condizioni umilianti: «Abbiamo concesso all’unanimità il patrocinio all’Onda Pride 2016» dichiara il primo cittadino trevigiano «perché coerente con il quadro dei valori costituzionali che devono guidare e “giudicare” la nostra convivenza. Il corteo dovrà svolgersi però secondo i valori del rispetto, della sobrietà e della continenza dei modi di espressione». E cosa significa tutto ciò, si legge subito dopo: saranno vietate «provocazioni verbali e comportamenti irrispettosi che l’amministrazione sarà chiamata a sanzionare». Tradotto in parole più semplici: multe a chi si “macchierà” di eccessi.

Dichiarazioni che non ci devono sorprendere, visto il percorso travagliato che il pride locale ha vissuto negli ultimi mesi: maggioranza spaccata, tra favorevoli e contrari alla manifestazione, condanne della curia locale, piazza Duomo negata per non dispiacere al vescovo e prese di posizione dello stesso Manildo, che a gennaio scorso tuonava«Se volete il patrocinio del Comune, dovete garantirci sobrietà: niente carnevalate». Dichiarazioni a cui risponde il presidente del Comitato Treviso Pride 2016, Antonio Monda, che a Gaypost.it dichiara: «Avere ricevuto il patrocinio è una notizia positiva, che abbiamo accolto con soddisfazione. Non possiamo invece accogliere con altrettanta gioia il discorso sulle sanzioni». E sullo stesso concetto di sobrietà, sottolinea: «La bontà del nostro progetto in quanto a serietà si difende da sola. Non sono io a dover spendere ulteriori parole in tal senso».

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il logo del Treviso Pride

Ma quindi c’è il rischio che se si dovesse presentare una drag queen o se dovessero essere esposti cartelli di protesta contro l’omofobia di chiesa e politica, ci saranno allontanamenti dal corteo? «Assolutamente no, non ci sarà nessuna censura da parte del comitato, chiunque è benvenuto al corteo che mantiene le sue caratteristiche. Qualora dovessero arrivare “sanzioni”, il comitato si riserverà di rispondere alla giunta come riterrà più opportuno». Nessun passo indietro, insomma. «Il pride trevigiano è un progetto partito dalle associazioni Lgbt che poi si è esteso a moltissime altre, la maggioranza delle realtà politiche e sociali della città». A quanto pare, la comunità locale si è già espressa. Toccherà al sindaco prenderne atto.

 

Sarebbe inoltre opportuno che il primo cittadino comprendesse, proprio per la figura istituzionale che ricopre, che c’è già la legge a stabilire i termini dello svolgimento di una manifestazione. Voler puntualizzare certi aspetti è offensivo, perché si richiede per l’ennesima volta alla comunità Lgbt di essere più “accettabile” rispetto a una maggioranza invece non in grado di essere altrettanto rispettosa nei confronti delle diversità. Dire a una comunità come “essere gay” è una forma di violenza, perché nega identità e appiattisce differenze. Il significato dei pride sta proprio nell’affermare questa ricchezza plurale. Speriamo che a Treviso, a giugno, diventi patrimonio collettivo anche della classe politica e di tutta la cittadinanza.

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