Trans torturate, picchiate, stuprate: succede in Pakistan, ma l’Italia ha il record europeo

Mentre il  mondo si prepara a celebrare il Transgender Day of Remembrance, dal Pakistan arrivano notizie raccapriccianti. Gli autori di una violenza lunga e tremenda ai danni di alcune trans hanno pubblicato il video delle loro gesta e la clip, che preferiamo non mostrarvi per intero, è diventata virale. Questo ha fatto emergere un fenomeno per niente marginale. Le ragazze vittime della violenza  raccontano di stupri, percosse, di essere state costrette a bere l’urina dei loro aggressori. Violenze sistematiche, consumate tra le mura di appartamenti, da parte di più uomini.

La pubblicazione del video ha provocato proteste nel paese e la polizia ha arrestato dieci persone accusate di tortura ed estorsione.  Una delle testimoni, il cui racconto potete ascoltare nel video qui sopra realizzato da AJ+, ha raccontato di essere stata già aggredita in precedenza. In Pakistan non esiste una legge che tuteli le persone trans dalla violenza, ma il fenomeno è in crescita secondo quanto denunciano le associazioni locali.

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La mappa di TGEU degli omicidi di trans dal 2008 al 20016

Per le trans pakistane e per quelle di tutto il mondo, che subiscono violenze quotidianamente e che vengono uccise, il 20 novembre si celebra il TDoR. Sebbene in Italia raramente si registrino fatti come quello testimoniato dal video, il paese è il primo in Europa per numero di aggressioni contro le persone transgender. Secondo l’ultimo rapporto di Transgender Europe, sono 32 le persone trans uccise in Italia negli ultimi 8 anni su una popolazione stimata di circa cinquantamila. Solo dall’1 ottobre 2015 al 31 settembre 2016 si sono registrati in 5 omicidi di trans: Katty Piscopo (64 anni, uccisa a Napoli), G.Arrivoli (41 anni, uccisa a Napoli), Bebel da Silva (45 anni, uccisa a Firenze), T.F. Batista (30 anni, uccisa a Roma) e Marta Baroni (34 anni, uccisa a Brescia). Dopo di noi, la Spagna e la Gran Bretagna con 8 omicidi.

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La mappa di TGEU delle trans uccise in Europa dall’1 ottobre 2015 al 31 settembre 2016

Vale la pena sottolineare che si tratta di cifre sottostimate. Succede spesso, infatti, che delle persone trans si riporti il nome registrato alla nascita e non quello scelto cosa che non solo perpetra un’ulteriore violenza, ma che rende difficile la classificazione dei fatti come omicidi a sfondo transfobico. I numeri, infatti, sono raccolti dagli operatori di TGEU, dall’estero, tramite le notizie riportate dai media. Questo significa che è probabile che il numero reale delle persoen trans uccise in Italia negli ultimi otto anni sia uguale se non superiore a quello registrato in Turchia.

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