Il Senato ha appena approvato definitivamente la legge sul testamento biologico. Il sì è arrivato con 180 sì, 71 no e 6 astenuti. La comunicazione dell’esito del voto è stata accolta con un applauso dall’aula di Palazzo Madama.
In tribuna, ad assistere ai lavori, c’erano Emma Bonino e Mina Welby. La moglie di Piergiorgio Welby, l’uomo morto di Sla che ha portato avanti la battaglia per una morte dignitosa, è rimasta in tribuna ogni giorno, per tutto il tempo in cui l’aula ha discusso la legge, a volte da sola.
Oggi Mina Welby è presidente dell’associazione Luca Coscioni, principale sostenitrice della legge. Ad assistere al voto c’erano anche gli altri dirigenti dell’associazione: Filomena Gallo segretaria dell’associazione; Carlo Troilo, consigliere generale. Presenti anche i genitori di Luca Coscioni, Rodolfo e Anna Cristina e la figlia di Carlo Lizzani, Flaminia.
Fuori dal palazzo, al presidio, c’era Marco Cappato, attualmente a processo per avere accompagnato dj Fabo in Svizzera, nella clinica dove aveva scelto di morire.
All’Ansa, Cappato ha spiegato che la legge “stabilisce il diritto a sospendere le terapie senza soffrire e il diritto di farlo anche tramite il testamento biologico. Sarebbe un passo in avanti enorme nel rispetto della libertà di scelta delle persone che soffrono, dei malati terminali. La prossima legislatura sarà quella in cui chiederemo di discutere e approvare anche la legge per l’eutanasia legale”.
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