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Quando il sesso non ha niente a che fare con l’erotismo

Recentemente un articolo della rubrica di Alain de Botton, pubblicato dalla rivista Internazionale, ha posto attenzione sulla differenza tra mera attività sessuale e erotismo, una componente decisamente più mentale. In particolare nell’articolo si specifica che l’attrazione sessuale nasce dall’eccitazione derivata dal sentirsi liberi dai tabù che dominano il resto della nostra vita. Ma se fosse il sesso stesso a risentire di tabù? Ecco che l’attività sessuale diventerebbe mera prestazione, ginnastica, un’attività atletica e aerobica, in cui viene meno il piacere derivato dalle reazioni della mente. In sintesi, verrebbe meno la componente erotica.

L’autostima alla base di tutto

Solitamente, quando l’autostima non è ai massimi livelli anche l’immagine del proprio sé corporeo e sessuale può risentirne in modo negativo, portando l’individuo a pensare di non essere bravo a letto. In questo caso l’ansia prende il sopravvento e si riflette su diversi aspetti. In primo luogo sul rapporto con il proprio corpo, che viene considerato poco attraente; in secondo luogo si mette in discussione la conoscenza relativa alla dimensione erotico-sessuale, come se conoscere posizioni impossibili significasse conoscere la dimensione sessuale e, in ultimo, la sensazione di stancarsi facilmente. In questo modo, solo assumendo posizioni inconsuete ed essendo abili a flettere il corpo ci si può ritenere soddisfatti dal sesso.

Gli aspetti dell’erotismo che tralasciamo

Vedere la sessualità in quest’ottica fa tralasciare alcune componenti, altrettanto importanti dell’erotismo, come il gioco e il piacere. Anche se il sesso prevede l’utilizzo del corpo, il piacere erotico viene stimolato soprattutto dalle reazioni mentali nonché dalle sensazioni provate e vissute. Questo è particolarmente vero quando si prendono in considerazione, ad esempio, due persone che, attraverso la tecnologia, riescano a generare una carica erotica nonostante i loro corpi siano lontani. Essere un buon amante, quindi, vuol dire anche riuscire a sedurre, ad attrarre mentalmente la propria o il proprio partner o permettersi di confidare cose che altrimenti verrebbero taciute.

La percezione falsata della pornografia

Sicuramente non esiste una ricetta per un buon rapporto sessuale, ma altrettanto sicuramente la pornografia ha spinto molto verso aspettative prestazionali nel senso più generale del termine: dalla prestanza fisica alla capacità ritmica fino a considerare tempi molto lunghi, senza, però, fare i conti con la realtà del backstage. Rimettere al centro l’erotismo, vuol dire anche dare di nuovo la possibilità al desiderio e alla possibilità di entrare in pieno contatto con l’altro nelle dimensioni più intime, esplorando profondità e desideri nascosti, rispettando se stessi, ma soprattutto riconoscendo l’altro diverso da sé.

Un/a bravo/a amante ascolta e libera le pulsioni

In sintesi, emulare un performer porno, dotato di cronometro e che sappia muoversi ritmicamente per un tempo prolungato può rendere la persona prestante, “brava a letto”. L’importante, però, è non incastrarsi all’interno di un modello stereotipato che possa favorire un comportamento che alimenti il proprio ego in modo negativo, invece che entrare in contatto con la persona che si ha davanti. Dunque, un bravo amante è anche colui o colei che legittima la possibilità di entrare in contatto, incoraggia ed ascolta, accoglie e riconosce le proprie pulsioni segrete essendo aperto all’altro/a, senza uno schema che rischi di far assumere posizioni giudicanti o col rischio di essere delusi dalle proprie aspettative.

Essere nudi, dunque, significa essere nudi fisicamente e mentalmente, affinché l’incontro erotico-sessuale non diventi una coreografia meccanica, ma un modo di costruire un rapporto di ascolto, rispetto e fiducia in cui poter essere liberi di esprimere quindi non solo il proprio sé corporeo e sessuale, ma anche il proprio sé erotico e più mentale in cui il piacere dovrebbe essere raggiunto attraverso quello che piace fare e non quello che si dovrebbe fare. Perché l’incontro sessuale è anche scambio, di desideri e carica erotica volta al piacere.

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