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Sesso e app: la sicurezza passa dall’educazione sessuale

La diffusione e l’intenso uso della tecnologia e della rete, sta cambiando radicalmente abitudini e stili di vita. Appena nati, i “social network” erano il luogo virtuale entro cui condividere un’informazione in modo istantaneo. Oggi, invece, quasi tutti gli aspetti della vita quotidiana, sessualità e relazioni comprese, passano attraverso i social, le chat e le app in una modalità “usa e getta” che dura la manciata di alcuni secondi.
La velocità, inoltre, con cui si è visto tale cambiamento riflette la facilità di accesso a tali mezzi, concentrati all’interno dello smartphone da cui si è sempre più dipendenti e di cui, talvolta, la consapevolezza, soprattutto nelle fasce più giovani d’età, viene meno.

In modo particolare, le trasformazioni della tecnologia e dell’esperienza erotico sessuale attraverso di essa, spingono sempre più a pensare e osservare le relazioni in una nuova modalità, già a partire dai primi momenti in cui essa viene instaurata, fino ai modi in cui viene vissuta.
Tinder, Badoo, Grindr, Facebook, Wapo e Wapa, Snapchat, Twitter, Hornet, Instagram, Kik, Telegram, Line, Whatsapp sono solo le app più “chiacchierate” tra le molteplici esistenti che hanno il fine di creare un network, la condivisione e sempre più di frequente, nuove relazioni, anche di nascosto a quelle “più vere o reali”.
Conoscersi, rompere il ghiaccio, condividere tematiche intime o sentimenti, superare gli imbarazzi, viversi l’esperienza erotica attraverso il sexting sono le molte sfumature delle relazioni che riguardano non solo i single, ma anche le coppie più fantasiose, trasgressive, fino a chi utilizza i social come evasione dalla relazione reale. Modalità che, filtrate da uno schermo, permettono di superare l’imbarazzo e di raccontarsi, forse a pieno, talvolta troppo al punto che l’incontro reale delude alcune aspettative.

In particolare il sexting è quel fenomeno in continua crescita sia tra i giovani che tra gli adulti nell’invio esplicito di contenuti multimediali (foto, video, audio) a sfondo erotico-sessuale attraverso i nuovi media, internet, lo smartphone. E se da un lato può essere visto come gioco all’interno di una coppia in cui il desiderio si è affievolito col tempo o come modo per sopperire alle distanze, dall’altro può portare a dei rischi, la maggior parte dei quali inconsapevoli, soprattutto tra i “giovanissimi”, quali la condivisione a terzi ed ignoti dei propri nudi e delle proprie immagini erotiche più spinte.
Al sexting si è successivamente aggiunto anche il sex-selfies che consiste nella pratica di filmarsi o ritrarsi durante i rapporti sessuali, condividendo non solo la propria intimità, ma anche quella di coppia.
Tali modalità, negli adulti, invece, quando non vengono sperimentate in forma ludica tra i partner, possono portare al rischio più grande di viversi un tradimento, quindi della perdita di fiducia, della messa in discussione e della crisi della coppia, per un mancato controllo sull’utilizzo di un mezzo che forse si conosce, ma che ancora fatica ad essere integrato consapevolmente nella quotidianità e nella propria vita.

Altro rischio dell’affidarsi ciecamente nell’intraprendere conoscenze relazioni virtualmente è la potenzialità che dietro quello spazio “non reale” vi sia una persona diversa, un eventuale sex offender che non corrisponde esattamente all’ideale immaginato attraverso i “sensi” della rete.
Dunque, la prevenzione rispetto ai rischi potenziali che si nascondono nello spazio virtuale e l’educazione alla sessualità e all’affettività che passi innanzitutto dagli adulti di riferimento, permetterebbe un uso consapevole e funzionale del mezzo tecnologico che possa giovare al benessere psicosessuale dell’individuo che riesce ad esprimere se stesso nel rispetto di sé e degli altri. Un’esperienza che può essere vissuta al sicuro poiché in un ambiente protetto dal buon senso dove si può accedere a una dimensione erotica e sessuale diversa rispetto a qualche anno fa, quando il sesso non era a portata di clic!

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