Con 227 voti a favore e 5 astenuti, ieri il Senato ha approvato l’istituizione della “Commissione d’inchiesta contro il femminicidio e contro ogni forma di violenza di genere”. La commissione sarà composta da venti membri ed ha il compito di indagare il fenomeno e verificare l’attuazione e l’efficacia delle leggi e delle misure messe in campo finora, oltre che di fare delle proposte.
“Abbiamo visto un fronte abbastanza compatto, su questo provvedimento – commenta a Gaypost.it il senatore Sergio Lo Giudice (Pd) -, nonostante le solite contestazioni del senatore Malan e qualcun altro sull’uso del termine ‘genere’. Secondo lui c’era un qualche riferimento alla solita ‘teoria gender’. Ma il termine è rimasto e il voto è stato favorevole”.
Basta leggere i resoconti della seduta di ieri pomeriggio per vedere come Lucio Malan ha contestato l’uso di “genere”.
“In questo caso – ha dichiarato Malan prima del voto – parliamo di un fatto molto chiaro: parliamo di uomini che uccidono donne. Questo è il punto. Non si vede quindi perché tirare a mano la parola «genere», che va iscritta nell’ottica di una certa teoria o ideologia, comunque la si voglia chiamare. Ad ogni modo non è quando indicano il nostro vocabolario o la nostra legge in tutti gli altri casi. Uomini e donne, infatti, sono due sessi; ognuno può avere le teorie che vuole, ma non c’entra con questo. Sarebbe come se in un provvedimento degli anni Sessanta o Settanta le categorie sociali con reddito più basso fossero state definite con il termine «proletariato»; sarebbe stata, cioè, una ideologizzazione che non ha cittadinanza“.
La stessa senatrice Stefani, nella dichiarazione di voto, ha sostenuto che “attualmente le gravi forme di violenza vengono perpetrate nei confronti di donne che si trovano sottomesse in virtù di irragionevoli dettami fanatico-religiosi. Stiamo parlando di un fenomeno che sta aumentando, frutto di un’immigrazione consistente, che ormai è cosa ben nota. Ricordiamo che l’86 per cento delle donne islamiche presenti in Italia sono analfabete e non conoscono neppure il sistema alfanumerico”.
Basta vedere lo speciale del Corriere della Sera sui 116 casi di femminicidio del 2016 per rendersi conto che le affermazioni della senatrice leghista sono prive di fondamento. Le donne di origine straniera uccise nel 2016, infatti, sono 20. Di queste 4 sono di origini sudamericane, una statunitense e 2 uccise da italiani. Di alcune delle altre non è noto il nome (e quindi l’origine) dell’assassino. Tra loro alcune prostitute uccise, sospettano gli inquirenti, da clienti o dall’uomo che le sfruttava.
Il Tribunale di Padova ha rigettato tutte le impugnazioni degli atti di nascita con due…
Vogliamo parlare di patriarcato? Parliamone. A inizio anno, a gennaio inoltrato, sono stato invitato a…
Una storia che parla di libertà e scoperta di sé. È questa la "poetica" –…
«Siamo le amiche e la compagna di Milena. Questo è un appello d’amore per Milena.…
È morto ieri in tarda serata, a 87 anni, il filosofo Gianni Vattimo. Una delle…
Si terrà il 19 settembre 2023, a Milano, all'Arena Civica di Parco Sempione. Stiamo parlando…