Scontro Fattorini – Cirinnà sulla gestazione per altri: “Quel collega ha acquistato un figlio”. Cirinnà: “Si scusi”

È scontro dentro il Pd sulla gestazione per altri. O meglio, sulle dichiarazioni che la senatrice democratica Emma Fattorini ha rilasciato ieri durante il convegno sulla maternità surrogata che si è tenuto alla Camera dei Deputati a cui Laura Boldrini ha negato il patrocinio.

Le dichiarazioni di Emma Fattorini

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Emma Fattorini

Secondo quanto riporta il quotidiano dei vescovi, Avvenire, Fattorini ha dichiarato: «Penso a certi miei colleghi del Senato che hanno acquistato un figlio con la Gpa e considerano progressista il fatto di andare tutti i giorni a prendere pure il latte da quella donna». Per Fattorini si tratterebbe di un ritorno «al positivismo ottocentesco, con lo spezzettamento della maternità e la separazione tra mente e corpo, la cui dimensione unitaria era stata una delle conquiste dell’era moderna. E le retrograde saremmo noi?».

Le posizioni durante il dibattito sulle unioni civili

La senatrice, insieme ai collegi Lepri e Di Giorgi ha condotto una dura battaglia contro le stepchild adoption durante la discussione sulle unioni civili usando proprio la gpa come argomentazione. Durante quelle tesissime sedute a Palazzo Madama, un altro senatore usò parole come “comprare suo figlio” rivolgendosi al collega Sergio Lo Giudice, padre di due figli avuti insieme al marito Michele Giarratano e nati in California grazie alla gestazione per altri. Quel senatore era Maurizio Gasparri, vice presidente dell’assemblea di Palazzo Madama ed esponente di Forza Italia.

La risposta di Monica Cirinnà

A Fattorini risponde un’altra senatrice Pd, Monica Cirinnà. Con una nota pubblicata sul sito dei senatori del Partito Democratico, Cirinnà esprime “stupore e indignazione” per le parole di Fattorini. Per Cirinnà, con le sue parole, la collega «entra a gamba tesa nella vita privata e familiare di colleghi senatori formulando giudizi gravemente lesivi della loro dignità e soprattutto di quella dei loro figli».

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Monica Cirinnà

«Chi ricopre un ruolo istituzionale dovrebbe sapere che la normale e necessaria dialettica politica non può mai sfociare in offese gratuite alla dignità, tanto più se rivolte a colleghi senatori che siedono nello stesso gruppo parlamentare – ammonisce -. Ricordo alla collega Fattorini che anche la Corte costituzionale ha recentemente affermato che “la scelta di diventare genitori e di formare una famiglia che abbia anche dei figli costituisce espressione della fondamentale e generale libertà di autodeterminarsi”, riconducibile agli articoli 2 e 3 della Costituzione. Come tale questa scelta merita il più profondo rispetto e auspico, quindi, che al più presto la senatrice Fattorini si voglia scusare con i tanti di noi che ha offeso con i suoi inaccettabili giudizi».

Altro giornale, altri toni

Intervistata lo scorso anno sullo stesso argomento da La 27esmiaOra sul Corriere della Sera, Fattorini aveva usato un linguaggio meno aggressivo, quasi come se parlasse di altro. Quando Monica Guerzoni le chiese se il collega Lo Giudice abbia sbagliato a parlare in tv del figlio nato grazie alla gpa, lei rispose: «Non dò un giudizio, perché credo che ci voglia rispetto su scelte così personali e intime. Resto convinta che la maternità surrogata sia sbagliata e che, come è ormai evidente a tutti, abbia un nesso con la stepchild adoption».

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