Cool

E Ricky Martin trasforma l’Ariston nella pista del villaggio vacanze “La casa dell’unicorno”

(Trashcronaca in aggiornamento)

Pensavamo di averla fatta franca, ma ecco che pochi giorni fa arriva la terribile chiamata che ci dice che dobbiamo guardare il Festival di Sanremo: dramma.
Ognuna di noi tenta di inventarsi un improvviso impegno: la Gemenda Coop una crociera sul Nilo con dei narcotrafficanti, Tessuta Adiposa l’impegno da giurata a Masterchef e Courtney Cock una nuova gravidanza isterica.
Poi la Fiele Molotova prende il suo frustino e ci mette tutte in riga!
Ed eccoci qui a guardare questa duecentomilionesima edizione di Sanremo.

La serata inizia malissimo: fra i grandi successi del Festival che non hanno vinto, viene clamorosamente dimenticata “Batte forte” delle Lollipop.
Poi ecco un video di 20 minuti (venti!!!) sui cantanti in gara: sono stati riesumati dalle bare Mannoia, Al Bano, Ron, Gigi d’Alessio, Paola Turci… e poi spuntano visi mai visti, fra cui il fratello di Pino Sylvestre, tale Sergio.

Arriva Tiziano, ed è subito il Pride

Poi ecco che all’improvviso cambia tutto e inizia il Gay Pride: Tiziano Ferro super ospite che in bianco e nero (e con la faccia triste come sempre) inaugura il Festival con un omaggio a Tenco, cantando “Mi sono innamorato di te”.
Entrano Carlo Conti e Maria De Filippi (vestiti a lutto) e si capisce già che questo Sanremo non sarà proprio una botta di allegria, eh! Salva tutto la stoccatina di Maria a Trump: “Se ti abbronzi troppo, Trump non ti fa entrare più”. Ma può Conti essere più abbronzato? Davvero può? Da Washington fanno sapere che Donald è molto preoccupato, comunque.

Per fortuna inizia la gara… anzi, siamo sicuri che sia una fortuna?
Giusy Ferreri che noi amiamo sempre tanto per quel suo cattivo gusto stasera è davvero sotto tono, sia nella voce che nel look, che “Fa talmente male” sia alla vista che all’udito… voto: 5 (con affetto)
La canzone di Fabrizio Moro è una specie di grido disperato che vorremmo qualcuno ascoltasse: “Portami via”. Vi prego, ascoltatelo (anche se non ha voce)… voto NC (onestamente non abbiamo capito se stava cantando o biascicando qualcosa).

Dopo un siparietto con Raul Bova (che è super sexy finché non ti ricordi che è Raul Bova) ecco una nuova big, mai vista prima…
Elodie, capello rosa e look un po’ indie, che chiede anche lei al suo amore “portami via”, ma che almeno fa autocritica e dice “è tutta colpa mia!”. No tesoro non è colpa tua se la canzone è bruttarella (però va detto che almeno lei è stata brava sul palco!) Voto: 6 (di incoraggiamento).

E Anna Tatangelo?

Ed ecco che salgono in 40 sul palco… Tranquilli, non sono gli Anania che si sono moltiplicati, ma è il momento soporifero/strappalacrime da 30 minuti di spot per le forze dell’ordine, altresì chiamati “l’eroy del quotidiano” (Leroy Merlin?).
Pausa pubblicitaria: dov’è finita la Tatangelo con Coconuda?! Dramma…
Poi è la volta di Lodovica Comello (altra big sconosciuta a meno che non hai un figlio sotto i 12 anni e conosci “Violetta” della Disney…) che dice: “Il cielo non mi basta”. Cara Lodovica, a noi però questo “deserto di felicità” che ci hai lasciato ci basta, almeno per un paio di anni eh! E il vestito con le mani stampate sul seno?!? Anche meno. Voto: rimpiangere i 30 minuti de l’eroy del quotidiano…

Poi arriva Maurizio Crozza, sottotono come sempre in queste grandi occasioni… peccato!
(La platea inizia a scaldarsi: Carlo e Maria che fine ha fatto Beppe Vessicchio? #USCITELO!)
La vera domanda a questo punto è: quanto ha speso la TIM fra spot, Mina, ballerino, hashtag con logo su Twitter e via dicendo? Non potevano prendere noi Beagles a Sanremo piuttosto?

È il momento di Fiorella Mannoia, che crediamo finalmente inizi a chiedersi anche lei che ci fa lì in mezzo. “Che sia benedetta” (che brutto titolo!) è un pezzo orecchiabile nel suo solito stile, lei brava sul palco come sempre… e giusto per spiazzarci stasera si è vestita anche quasi bene. La domanda vera è: perché?! Voto: 7- con possibilità di migliorare da qui a sabato (perché se da big ti metti in gioco ci si aspetta che oserai almeno un po e non che ti autoplagerai!).
Poi è la volta di Alessio Barnabei: non appena inizia a cantare togliamo l’audio e proviamo a ricordarci solo del suo fetish per i piedi e del cavallo del pantalone abbondante. Voto: tesoro, datti ai porno soft gay, forse allora potresti essere “nel mezzo di un applauso”.

Tiziano e Carmen insieme: forse il momento migliore

Tiziano Ferro ritorna sul palco e minaccia: “potremmo ritornare”. La canzone che è una sorta di arma di distruzione di massa contro l’assioma per cui le minestre riscaldate no no no.
Per fortuna il Tizianone nazionale si fa subito perdonare perché subito dopo ci regala in coppia con Carmen Consoli quello che sarà probabilmente il momento migliore di questo Festival: “Il conforto”, la bellissima canzone in rotazione su tutte le radio in questo momento. Carmen sembra quasi più a suo agio sul palco, nonostante quel vestito e soprattutto il trucco sbavato da geisha. Ad ogni modo: bravissimi.

E cosa ci propone subito dopo la Rai come a voler redimersi da questo momento troppo gay friendly? Paola Turci? Giammai!!! Ricky Martin? Noooo!
Al Bano. Sì, lui, proprio lui. È ancora vivo. E canta di rose (poche) e di spine (troppe). Voto: sentinella in piedi che necessita di sedersi.

Paola Cortellesi: un altro raggio di luce

Dopo un’altra apparizione di Raul Bova sexy quanto il nostro tostapane ecco un nuovo “big”: Samuel orfano dei Subsonica che esordisce “se siamo ancora qui vuol dire che un motivo c’è”. No Samuel, non c’è motivo. Davvero. Voto: vedrai (il titolo della sua “canzone”) ps: ridateci Nuova ossessione.
(Nel frattempo Tessuta Adiposa è svenuta strafatta di cibo e Gemenda Coop è svenuta strafatta di… Beh strafatta insomma! Siamo rimaste in due, arriveremo fino alla fine?!).

Per fortuna questa prima serata ci regala un’altra piccola luce in mezzo all’oscurità: la straordinaria Paola Cortellesi (che canta meglio dei cantanti in gara) con un medley delle canzoni sanremesi d’amore in coppia con Antonio Albanese per promuovere il loro film “Mamma o papà?” nei cinema da San Valentino.
L’ottava meraviglia è sicuramente la blefaroplastica nascosta sotto quegli osceni occhiali rossi da Ron. Voto: 5 e mezzo (una media fra il 3 alla sua esibizione e l’8 al suo chirurgo plastico)

E Ricky Martin trasforma l’Ariston in un villaggio vacanze

Maria De Filippi intanto si è messa l’abito per il ballo delle debuttanti e presenta il progetto contro il bullismo Mabasta (che è quello che vorremmo dire anche a questa fine puntata…).

Poi è la volta di Clementino e la sua “Ragazzi fuori”: peccato che siamo nel 2017 e Ramazzotti aveva presentato “Terra Promessa” a Sanremo nel 1984 (riuscendo a cantare perfino meglio, incredibile ma vero!), e che “Mery per sempre” uscì nelle sale nel 1989. (E non citiamo “Altri libertini” che Pier Vittorio Tondelli pubblicò nel 1980 perché dubitiamo che Clementino lo abbia letto…). Voto: ripetente, torna a settembre… del 2050 possibilmente!

Bastano i primi 5 secondi di Livin la vida loca per risvegliare improvvisamente Tessuta e Gemenda: c’è poco da dire, come cantante Ricky Martin rimane sempre quello che era, ma col tempo è riuscito a diventare di certo ancora più gnocco di prima! Beato chi se lo sta per sposare! (E chissà che sincope quelli del Popolo della Famiglia visto che Ricky ha avuto due splendidi gemelli attraverso la GPA!).

Poi il trash ovviamente è a livelli epici: Ricky Martin ha trasformato l’Ariston nella pista della serata finale al villaggio vacanza “La casa dell’unicorno”.
(Noi intanto come delle povere sceme balliamo 1, 2, 3 un pasito pa’lante Maria!)
La faccia schifata di Carlo Conti dopo che Martin tutto sudato lo ha abbracciato crediamo che rimarrà negli annali.

Rush finale

Ed ecco il nuovo “big non big della serata”, l’ultimo in gara per stasera, che porta un’ulteriore “ventata di allegria”: Ermal Meta e la sua “vietato morire”. Voto: 6 (perché in realtà lui, nonostante la depressione che fa venire, è bravo e la canzone bella)

In fascia protetta arrivano prima tale Diletta Leotta completamente scosciata e vestita in rosso (nomen omen?!): perché? Bello però il discorso sulle foto hackerate e sul perché sia importante reagire.
Poi arriva la fidanzata di Raul Bova, Rocio Munoz Morales, già valletta a Sanremo 2015, vestita con un abito strafigo che fa sfigurare la povera Maria sul palco con la sua vestaglietta!

Stremate riusciamo a malapena a vedere e sentire i bravissimi Clean Bandit e la loro hit Rockabye e infine crolliamo ormai distrutte senza nemmeno ascoltare chi saranno i 3 “big” eliminati che giovedì dovranno giocarsi il ripescaggio!

E anche per quest’anno abbiamo fatto il nostro dovere, la serata iniziale del Festival è andata e possiamo finalmente sentirci libere… o no?! (… to be continued?!)

Condividi
Pubblicato da

Articoli recenti

Padova: il Tribunale dice sì a 35 certificati con due mamme

Il Tribunale di Padova ha rigettato tutte le impugnazioni degli atti di nascita con due…

5 Marzo 2024

“Bruciamo tutto”: perché, da maschio, dico che il patriarcato è il problema

Vogliamo parlare di patriarcato? Parliamone.  A inizio anno, a gennaio inoltrato, sono stato invitato a…

23 Novembre 2023

La storia di Andrea, in riva al mare di Sicilia, per raccontare la realtà queer

Una storia che parla di libertà e scoperta di sé. È questa la "poetica" –…

26 Ottobre 2023

LottoxMile, la raccolta fondi per aiutare Milena Cannavacciuolo

«Siamo le amiche e la compagna di Milena. Questo è un appello d’amore per Milena.…

24 Ottobre 2023

Gianni Vattimo, addio al filosofo del “pensiero debole”

È morto ieri in tarda serata, a 87 anni, il filosofo Gianni Vattimo. Una delle…

20 Settembre 2023

Arim 2023, a parco Sempione a Milano la lotta all’HIV a suon di musica

Si terrà il 19 settembre 2023, a Milano, all'Arena Civica di Parco Sempione. Stiamo parlando…

18 Settembre 2023