Sam, la prima bambola che spiega la transessualità ai bambini (ma anche agli adulti)

Si chiama Sam e, a sentire i suoi ideatori, è la prima bambola al mondo creata per spiegare ai bambini la transessualità e per combattere “l’omofobia e la transfobia prima che nascano”. Il progetto, in cerca di finanziamenti sulla piattaforma di crowdfunding Kickstarter, è di “Gender creative kids”, un’organizzazione canadese che si occupa proprio dei bambini che esprimono e identificano il loro genere di appartenenza in modo diverso da come la maggioranza delle persone si aspetterebbe. Una cosa a cui, purtroppo, spesso “gli altri” reagiscono con azioni e comportamenti discriminatori quando non violenti. Le conseguenze, lo dimostrano gli studi, sono la depressione, l’isolamento e in molti casi anche il suicidio degli adolescenti.

sam_bambola_trans1Cos’è Sam e come funziona

“Gender creative kids” si rivolge proprio ai bambini che vivono questa esperienza e ai loro genitori, fornendo supporto, materiale informativo, assistenza medica e psicologica e molto altro ancora.
L’ultimo progetto dell’organizzazione è Sam, una bambola a forma di matriosca studiata per permettere ai più giovani di capire cosa sia la disforia di genere e il transgenderismo.

Sette bambole rappresentano i sei tipici sentimenti e sensazioni che un bambino o una bambina trans provano: la felicità da molto piccoli, l’esplorazione in fase infantile, il momento in cui ci si pongono delle domande sulla propria identità, il conflitto quando quello che si sente dentro di sé non coincide con quello che il resto del mondo si aspetta, l’isolamento quando si ha la consapevolezza di essere diversi dai coetanei che non ci accettano e, infine, il sentirsi supportato e accettato nell’espressione della propria identità di genere. La parte più interna della bambola è un cuore: “la vera essenza di Sam”.

Il video

Un video accompagna la campagna di raccolta fondi e spiega molto bene le fasi che attraversa un adolescente trans e, quindi, quello che la bambola rappresenta: far capire ai più piccoli che a prescindere da come scelgano di esprimere se stessi esternamente, la loro essenza, quello che sono nel profondo, non cambia.

Come si comprende alla fine del video, i due gemelli non sono mai esistiti: il fratello era solo la proiezione maschile, l’immagine che Sam ha sempre avuto di sè e che, alla fine, si riunisce con Sam.

La bambola, precisano dall’organizzazione, non rappresenta l’intero spettro delle emozioni che un bambino o una bambina trans possono provare, non è uno strumento diagnostico né intende tracciare un percorso da seguire.

I dati

Secondo i dati forniti da “Gender Creative Kids”, dal 2 al 6 per cento dei maschi e dal 5 al 12 per cento delle femmine si identificano o esprimono il loro genere in modo diverso da ciò che è percepito conforme al genere di nascita. Scopo di Sam è anche permettere agli adulti di conoscere il tema per essere il più vicini possibile ai bambini e le bambine trans. Diversi studi, tra cui uno del 2014 del The Williams Institute and American Foundation for Suicide Prevention, dimostrano che i bambini e le bambine che si pongono delle domande sulla loro identità di genere, ma che hanno il supporto della famiglia e degli amici, rischiano molto meno degli altri di sperimentare la depressione, di provare sentimenti che portino all’autolesionismo e al suicidio.
Il progetto “Sam” è supportato dal governo del Quebec, ma anche da aziende e altre organizzazioni e fondazioni.

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