A Roma si torna in piazza contro l’omofobia

Prima la ragazza lesbica aggredita alla Gay Street dai genitori della fidanzata che non accettavano la loro relazione e l’omosessualità della figlia, poi un ragazzo gay picchiato nel centrale quartiere Flaminio solo per il suo orientamento sessuale: Roma sta conoscendo una nuova stagione di recrudescenza. E tutto mentre la legge contro l’omofobia giace in Senato ormai da tre anni.
Per questo le associazioni lgbt romane tornano in piazza, sabato 1 ottobre, con un flash mob contro l’omofobia e che richiami l’attenzione proprio sulla necessità di una legge che tuteli le persone gay, lesbiche, bisessuali e trans dalla violenza omofobica.

Stanchi di subire azioni violente guidate dall’odio – si legge nel comunicato che invita alla partecipazione -, le associazioni Anddos-Gaynet Roma, Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli, Famiglie Arcobaleno, Di’GayProject, Agedo Roma, Equality Italia, Gaycs, I Mondi Diversi, Uaar Roma, Beyond Differences Onlus, OmofobiaStop, Ass.ne GayStreet Roma e Gay Village, danno appuntamento a tutti i sostenitori dei diritti civili presso Piazzale Flaminio, dove avrà luogo un Flash Mob per la mancanza di tutela verso le persone vittime di omofobia e di ogni discriminazione“.

“La mancanza della Legge contro l’Omofobia ha una eco molto forte soprattutto in queste ore in cui si consumano vili violenze gratuite ed ingiustificabili – si legge ancora nella nota – a cui i media stanno dando il giusto risalto. I casi di violenza sono migliaia in questo Paese, dove la violenza omofoba trova ancora troppo spazio rimanendo impunita e prolificando nel degrado culturale in cui la società sta vertendo; inoltre la sindaca Virginia Raggi cosa attende a convocare il tavolo comunale delle associazioni lgbtqi, che da alcuni anni produce centinaia di iniziative, progetti e, formula proposte culturali e sociali per contrastare l’omofobia?“.

Un appello alla sindaca, ma anche al governo perché “il movimento aspetta risposte concrete, perché nel 2016 è inaudito venire aggrediti, derisi o emarginati perché omosessuali!”
L’appuntamento, dunque, è per sabato 1 ottobre a Piazzale Flaminio dalle 17 alle 18.

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