Storie

#quellavoltache: “Mi ha picchiata per tre anni, poi l’ho lasciato e per poco non mi ammzzava”

La storia di oggi di #quellavoltache parla di violenza all’interno di una coppia. Anna (nome di fantasia) ha trovato il coraggio di lasciare l’uomo che la picchiava dopo tre anni. Ma è cominciato un altro inferno. Non lo ha mai denunciato perché convinta di essere sola e che nessuno le avrebbe creduto. Oggi ha deciso di affidare a noi il suo racconto, incoraggiata da tutte le altre donne che, in questi giorni stanno denunciando pubblicamente quello che non hanno mai detto, a volte per decenni. Ecco la storia di Anna.

Ha iniziato a picchiarmi dopo poco

#Quellavoltache ho iniziato relazione con un ragazzo e dopo un po’ di tempo ha iniziato a picchiarmi, minacciarmi e violentarmi. Mi ha rotto un dente e una volta ha cercato di aggredirmi con un taglierino… Sono stata quasi tre anni con lui. Ero diventata anoressica. Non l’ho lasciato perché avevo paura, mi minacciava: se lo avessi lasciato avrebbe fatto del male alla mia famiglia, mi avrebbe uccisa. Se lo avessi lasciato non avrei dovevo permettermi ad uscire più fuori di casa.

Io ti lascio

Poi ho trovato il coraggio di parlargli: “Io ti lascio, tu non mi rispetti e quindi non mi meriti!”. Sembrava impazzito. Mi è saltato addosso, mi ha sbattuta sull’asfalto bagnato e mi ha picchiata… Mi picchiava così forte e io pensavo: “Stasera mi ammazza”. Eravamo in una parte isolata dalla cittadina però con due o tre case intorno. Io urlavo, chiedevo aiuto, ma non è venuto nessuno. All’improvviso vedo i suoi genitori che mi hanno sentita urlare e me l’hanno tolto di dosso… Non ero morta: avevo solo un occhio nero e il labbro gonfio. Non l’ho denunciato. Ero sola, chi mi avrebbe creduta? I genitori avrebbero difeso il figlio.

Lo stalking

Poi non si è arreso: continuava a mandarmi messaggi dove mi diceva che ero una puttana, che se uscivo di casa ero una persona morta e allora io non uscivo più. Così lui ha iniziato a farmi stalking: girava sempre sotto casa mia, continuava a mandarmi messaggi anche se facevo l’indifferente.
Grazie ad una persona e ad un carabiniere a cui avevo raccontato la situazione e al quale avevo fatto vedere le foto del labbro gonfio e dell’occhio nero, ha smesso di mandarmi i messaggi e di farmi stalking.

Ma ogni volta che uscivo con gli amici, quando lo incontravo continuava sempre ad insultarmi dandomi della puttana, ridendo davanti alle altre persone e le altre persone ridevano insieme a lui o erano indifferenti.
Per fortuna è andato via in un’altra città, mi sono sentita finalmente un po’ in pace. Ma mi ha rovinato la vita: spesso faccio incubi dove lui mi fa del male e mi sveglio con un ansia assurda e con la giornata già rovinata!

È tornato quest’estate

È tornato quest’estate e mi ha vista, ma non mi ha detto niente come se non esistessi. Ma io ho paura: se fosse una tattica? E se lui quando torna a farsi le vacanze mi vede sola in giro e mi fa del male? Quando torna non esco di casa oppure uscirò in compagnia!
Ti ho augurato le peggiori cose, pezzo di merda, ma con tutto il male che hai fatto alle persone a te fila sempre tutto liscio e questo non me lo so spiegare!!! Alla fine Dio ti ha già punito in anticipo per quello che hai fatto, per i problemi che ti ha dato da quando eri solo un innocente bambino. Sei un mostro! Sei un pezzo di merda. Non riesco neanche ad odiarti per tutto quello che mi hai fatto, non riesco neanche ad odiarti per come mi fai schifo!

Non sei una persona

Tu non sei una persona, tu non meriti di vivere, perché io sono sicura che quello che hai fatto a me adesso potresti farlo anche ad un’altra ragazza! Perché a te non succede mai niente e quindi puoi permetterti di fare del male ad altre persone. Io voglio provare a lasciarmi tutto alle spalle e voglio che continui a fare l’indifferente come l’ultima volta che mi hai vista. Voglio solo che tu stia lontano da me e che mi lasci in pace, non voglio che mi rivolga parola e neanche un’occhiata fin quando avrò vita!

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