Vinto il referendum sulla Brexit, il leader del partito ultra conservatore e antieuropeista britannico Ukip, Nigel Farange, si è dimesso spiegando che aveva raggiunto il suo scopo, ovvero portare il Regno Unito fuori dall’UE, quindi il suo compito era esaurito (ma non ha rinunciato al seggio al parlamento europeo).
Da allora, il posto di leader dell’unico partito che si è opposto al matrimonio egualitario, è vuoto e si parla di possibili successori. Tra loro c’è anche John Rees-Evans.
“In realtà – rispose l’aspirante leader dell’Ukip – ne sono testimone. Ho un cavallo ed era lì nel campo. Il mio cavallo è uno stallone. Un asino, un maschio, si è avvicinato e credo abbia tentato di stuprare il mio cavallo. Quindi, in questo caso, è corretto perché l’asino omosessuale ha tentato di farlo con un animale. Ma non credo sia quello che intendeva. È solo una bizzarra coincidenza”.
A queste dichiarazioni seguirono non poche polemiche e Rees-Evans fu costretto a fare marcia indietro. Durante un’intervista rilasciata alla BBC, disse: “Era solo una chiacchierata scherzosa con un attivista, ok? Ammetto che sia stato un errore scherzare con un attivista per strada. Il punto è che io non sono un politico e quell’uomo mi ha fatto una domanda per strada. È stato un errore di valutazione. Ero appena entrato in politica e mi scuso se ho offeso qualcuno, ma per favore, possiamo andare oltre?”.
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