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Bologna, il Pd si ritrova la sentinella in lista: espulso in 24 ore

Ha gettato nel caos il Pd bolognese la candidatura nelle liste per il consiglio comunale di Paolo De Fraia, cattolico fervente, antiabortista e nemico giurato della “teoria gender”. Entrato nella rosa dei 36 nomi, ne è stato espluso dopo appena 24 ore, quando è montata la polemica. Il suo profilo Facebook lascia poco spazio all’immaginazione. Il primo post che compare è la condivisione di un articolo di Tempi in cui si denuncia che alcuni genitori tedeschi sarebbero statoi detenuti per quaranta giorni per essersi rifiutati di far partecipare i propri figli ai “corsi gender” previsti dalla scuola. “Non è una bufala. È la triste realtà dell’avvento del regime di un nuovo ordine mondiale. Questa è discriminazione violenta!”, tuona l’ex aspirante consigliere. Quello che è successo in Germania, in realtà, è molto diverso: alcuni genitori si sono rifutati di far partecipare i figli alle lezioni di educazione sessuale. Per la legge tedesca, non mandare i figli a scuola è punibile con la detenzione e questo vale per qualsiasi lezione si decida di far saltare ai propri figli, fossero anche quelle di algebra.

Sembra anche che De Fraia fosse molto vicino alle Sentinelle in Piedi. “Io sono stata alle veglie delle sentinelle e non l’ho mai visto personalmente ma so che ci ha sempre sostenuto” ha dichiarato a Repubblica la consigliera di Ncd Valentina Castaldini. La presenza di De Fraia, che alla scorsa tornata elettorale era candidato contro l’attuale giunta dem, nella lista del Pd alle amministrative non è passata inosservata anche per le posizioni in opposizione alla giunta Merola (l’attuale sindaco in quota Pd) comparse sempre sul suo profilo di Facebook. La polemica dentro il Partito Democratico, ma anche nella società civile bolognese, è montata rapidamente, tanto da portare il Pd ad un dietrofront e a ritirare la candidatura di Di Fraia. “Non ci basta fare autocritica, perché è evidente che qualche passaggio di informazioni tra noi in questi giorni è venuto meno e che ci sia stato un difetto di approfondimento – si legge in un comunicato del Pd provinciale -. Abbiamo deciso di muoverci in modo fermo. “Siamo quello che facciamo”, non è uno slogan ma una profonda convinzione: per questo, alla luce di quanto emerso in queste ore e d’intesa con il Sindaco Virginio Merola, Paolo De Fraia non è più candidato nella lista del Pd per le prossime elezioni comunali”.

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