Orlando, l’FBI smentisce i testimoni: nessuna prova che Mateen fosse gay

L’FBI ha scandagliato il computer e il cellulare di Omar Mateen, l’uomo che lo scorso 12 giugno fece fuoco sui clienti del Pulse di Orlando uccidendone 49 e ferendone 53. Dall’analisi dei dispositivi non è emersa alcuna prova che l’uomo avesse relazioni con altri uomini. Gli agenti hanno anche controllato i dispositivi dei testimoni che hanno dichiarato di avere avuto contatti con Mateen tramite app di appuntamenti per uomini senza trovare riscontro.

omar_mateen_orlando1A riportare la notizia è il quotidiano Orlando Sentinel secondo cui gli investigatori non hanno comunque smesso di indagare sul presunto interesse di Mateen per gli uomini, i club gay e le app di dating, ma giovedì scorso hanno riferito di non aver trovato foto, né messaggi di testo, né app sullo smartphone o materiale porno che suggerisca che l’attentatore di Orlando fosse gay o stesse cercando di trovare un partner.

Nei giorni subito dopo l’attentanto, diversi testimoni avevano raccontato di aver visto Omar Mateen al Pulse già altre volte prima di quel fatidico 12 giugno, mentre altri di averci parlato su Jack’d, un’applicazione di incontri per uomini.
Kevin West aveva raccontato proprio di avere chattato con Mateen su Jack’d, riporta l’Orlando Sentinel, ed aveva aggiunto che avrebbe potuto coprire le sue tracce come fanno molti che non sono visibili per diverse ragioni.
Secondo l’FBI, però, West potrebbe confondere Mateen con qualcun altro o che non sia un testimone affidabile.

Leave a Comment

Inizia a digitare e premi Enter per effettuare una ricerca

My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare.