One Billion Rising: 100 piazze in Italia, un miliardo di persone nel mondo

Da evento quasi casuale, One Billion Rising è diventato ormai un appuntamento annuale irrinunciabile per le donne di tutto il mondo. Proprio nel giorno di San Valentino del 2013, Eve Ensler, nota per essere l’autrice de “I monologhi della vagina” lanciò una camapgna per denunciare il fatto che una donna su tre, nel mondo, è stata o sarà vittima di violenza. L’idea era semplice quanto ambiziosa: fare ballare un miliardo di persone in tutto il mondo proprio nel giorno della festa degli innamorati. Perché è proprio in famiglia che si consumano le peggiori violenze ai danni delle donne e delle bambine.

Ed anche quest’anno, One Billion Rising ha raccolto adesioni da est a ovest e da nord a sud.
Eve Ensler ha inviato un video messaggio a One Billion Rising Italia.

“Miei cari amici italiani, so che oggi sarete in tanti a partecipare all’evento di One Billion Rising nel vostro Paese! Nelle grandi e piccole città lottiamo contro la violenza sulle donne e bambine di tutte le età. E a questo proposito desidero dirvi che ora più che mai abbiamo bisogno di unirci, di ribellarci, di essere creative, di essere ispirate, e dobbiamo essere sicuri che queste incredibili vagine siano sdoganate dalla censura e non la subiscano più.

Sono con voi con il mio cuore, con il mio spirito e con il mio corpo, e credo che l’Italia sia uno dei paesi più partecipi a questo movimento e sarà capace di coinvolgere tutta l’Europa e tutte le donne al mondo per garantire che tutte le donne siano al sicuro, libere, protette e amate.

Italia, ti amo con tutto il mio cuore! 1 Billion Rising!!”.

Gli appuntamenti in Italia

one_billion_rising17_2Nel nostro paese sono più di 100 gli eventi organizzati, molti dei quali si sono già celebrati lo scorso week end, mentre oggi sono previsti quelli più importanti. Ad elencarli nel dettaglio è il Tumblr di One Billion Rising Italia che riporta: “Martedì 14 febbraio, giorno di San Valentino, sono previsti gli eventi più imponenti in tutta la penisola, da Milano (flash mob danzante a Piazza della Scala alle 19.00) a Bologna (in Piazza Maggiore, flash mob, parata e festa dalle 17.00 alle 22.00), da Trieste (una marcia partirà da Piazza Goldoni alle 16.00) a Perugia (in Corso Vannucci la coreografia dell’inno ufficiale Break the Chain in versione L.I.S), fino a Roma, dove alle 16.00 al Ponte della Musica avrà luogo un grande flash mob organizzato dall’associazione Differenza Donna.

Varie manifestazioni coloreranno anche molte città nel Meridione – scuole, centri e piazze delle principali città in Puglia (Bari, Taranto, Molfetta, Lecce) , Calabria (Cosenza, Catanzaro) e Sicilia (Catania, Palermo, Siracusa, Marsala, Agrigento) – e continueranno anche nei giorni successivi, il 18 febbraio a Biella e Vicenza e sabato 25 a Napoli, dove a Largo Berlinguer dalle 11.30 alle 14.00 si susseguiranno reading, flash mob e varie performance”.

Moltissime le adesioni di associazioni italiane per l’appuntamento di quest’anno. Oltre a innumerevoli realtà locali, sul piano nazionale si registrano: Amnesty International Italia, ArciLesbica, Centro di ascolto mobbing e stalking contro tutte le violenze (UIL), CGIL, Differenza Donna, D.i.Re – Donne in rete contro la violenza, Emergency, FIOM, FNASD – Federazione Nazionale Associazioni Scuole Danza, Gi.u.li.a – Giornaliste Unite Libere Autonome, Nuovo Maschile, Terres des Hommes, UDI – Unione Donne in Italia, WILPF (Womens International League for Peace and Freedom) Italia.

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