L’Onda Pride continua tra musica e bandiere arcobaleno. Dopo Arezzo, Potenza, Reggio Emilia, Pavia, Roma e Udine, oggi è stata la volta di Brescia, Torino e Varese.
Buona la prima per il Brescia Pride: il corteo, capitanato dalla madrina Vladimir Luxuria, ha visto scendere in piazza 5000 persone. Assenti sindaco e Provincia: hanno patrocinato gli eventi culturali dei giorni precedenti ma non la parata Brescia Pride, dove hanno comunque preso parte alcuni consiglieri comunali e assessori.
Più di 2000 persone per la seconda edizione del Varese Pride. Fra le voci più significative, quella di Stuart Milk, nipote di Harvey Milk -primo Gay dichiarato nell’amministrazione statunitense, assassinato nel 1978-: questa è «una lotta per i diritti umani» ha dichiarato sul palco.
Grande affluenza a Torino: quest’anno il navigato pride piemontese ha visto sfilare ben 80.000 persone. Ad aprire la parata, la banda della Polizia Municipale, già in passato orgoglioso sostegno della manifestazione. Tanti gli esponenti politici del territorio che hanno marciato con il manifesto del coordinamento pride “A corpo libero”.
Assente, invece, la sindaca Appendino. In sua rappresentanza, Marco Giusta: “Poco fa -ha spiegato l’assessore- abbiamo saputo che c’è stata la cremazione di Erika [Pioletti], la ragazza morta durante gli incidenti in piazza San Carlo e la sindaca sta seguendo le pratiche assieme alla famiglia”. In ricordo di Erika, il corteo ha rispettato un minuto di silenzio attraversando il luogo della tragedia.
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