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Legge contro l’omo-transfobia: la proposta del Roma Pride alla regione Lazio

Si è trattato di un vero e proprio passaggio di consegne: ieri, alla Gay Croisette, il Comitato Roma Pride – nelle persone di Sebastiano Secci, portavoce del pride, e Mario Colamarino, in qualità di presidente del Circolo Mario Mieli di Roma – ha infatti consegnato ai due consiglieri regionali Marta Bonafoni (Mdp) e Simone Lupi (Pd) un progetto di legge contro l’omo-transfobia. Il testo riprende quello dell’Umbria, approvato nelle settimane scorse dopo dieci anni di battaglie e molta timidezza da parte delle istituzioni locali.

Si riparte dall’Umbria

Una manifestazione a favore della legge in Umbria

Prima della presentazione ufficiale, Colamarino ha sottolineato che è importante agire e far qualcosa di concreto contro i sentimenti d’odio verso le persone Lgbt, ricordando anche l’importanza della lotta di realtà come Omphalos (che opera a Perugia) che fanno dell’Umbria una regione-traino per il percorso di ammodernamento del Paese. Secci ha inoltre letto un messaggio da parte dell’associazione perugina in cui si sottolinea l’importanza della legge, ma l’inadeguatezza del contesto nazionale, in cui ancora manca una normativa che punisca hate speech e violenze contro la comunità arcobaleno.

Annullato il concerto omofobo

Un momento del Roma Pride del 2016

Sempre Secci ha inoltre dato la notizia dell’annullamento del concerto di Sizzla, il cantante omofobo, che si sarebbe dovuto esibire all’ex Dogana, nel quartiere San Lorenzo, il prossimo 2 luglio. La polemica era nata dopo che un gruppo di attivisti romani – tra cui l’ex presidente del Mieli, Andrea Maccarrone che aveva anche lanciato una petizione on line – aveva denunciato l’evento. Il portavoce del Roma Pride ha ricordato che i gestori del locale aveva chiesto tempo e fiducia per risolvere la questione. Tempo e fiducia che hanno portato i loro frutti, alla fine.

Avanti, senza snaturare la legge

Si dice contenta e orgogliosa, intanto, Marta Bonafoni: è importante, a sentir lei, che il movimento consegni una proposta alla politica. «La politica deve mettersi a disposizione di quei bisogni che la società richiede». Emozionata per la responsabilità assegnata, promette di aver cura del disegno di legge fino in fondo e di evitare che esso venga snaturato. Lupi, dal canto suo, rivendica il percorso fatto dalla Regione in materia di diritti dall’inizio della legislatura, come i provvedimenti contro la violenza di genere e contro le discriminazioni. Dicendosi anche fiducioso sul suo iter: «Credo che la legge possa essere affrontata senza essere snaturata». O entro questa legislatura, o già dall’inizio della prossima. Di certo, hanno dichiarato i due consiglieri, è questo il testo da cui si partirà. La serata si è poi conclusa con i saluti di Monica Cirinnà, arrivati in un  video registrato, che si augura che la legge venga approvata confidando nella sensibilità di Zingaretti.

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