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Obama lascia la Casa Bianca: 20 fatti che la comunità LGBT americana non dimenticherà

Il 20 gennaio Donald Trump si insedierà ufficialmente alla Casa Bianca diventando a tutti gli effetti il nuovo presidente degli Usa. Ieri, Barack Obama ha pronunciato il suo discorso di commiato, dopo otto anni di presidenza. “Grazie di tutto – ha chiuso -. La mia ultima richiesta è la stessa della prima. Vi chiedo di credere non nelle mie possibilità di creare il cambiamento, ma nelle vostre”. Una presidenza che passerà alla storia non solo perché si è trattato del primo presidente nero della storia degli Usa, ma perché durante questi otto anni sono stati moltissimi gli obiettivi che la gay community d’Oltreoceano ha raggiunto. E almeno una parte del merito va alle posizioni prese e alle decisioni assunte dal presidente uscente. Ecco i venti fatti più importanti da ricordare, su questo fronte, degli ultimi otto anni così come li ha riportati il sito di Human Rights Campaign.

1 – Contro i crimini d’odio

Obama ha promulgato una legge nota come “Matthew Shepard and James Byrd, Jr. Hate Crimes Prevention Act”. La legge dà al Dipartimento di Giustizia il potere di investigare e perseguire atti di violenza e fornisce al dipartimento la giurisdizione sui crimini di violenza commessi sulla pase della razza, della religione, delle origini, del genere, dell’orientamento sessuale, della disabilità e dell’identità di genere della vittima.

2 – L’endorsement per il matrimonio egualitario

In un’intervista rilasciata ad ABC News, Obama si è espresso chiaramente a favore del matrimonio egualitario. In quell’occasione, Obama spiegò che dopo essersi confrontato con le persone LGBT del suo staff, con i membri delle forze armate e con le sue figlie e sua moglie “ho concluso che per me personalmente è importante andare avanti e affermare che penso che le coppie dello stesso sesso dovrebbero potersi sposare”. La Corte Suprema, con una sentenza che secondo molti ha risentito anche delle dichiarazioni di Obama, estese il matrimonio a tutti qualche anno dopo, il 26 giugno del 2015.

3 – La fine del Don’t Ask Don’t Tell

Il 20 settembre del 2010 Obama firma una legge che abroga l’odioso divieto per chi serve nelle forze armate di fare coming out. Istituito dall’amministrazione Clinton, il Don’t Ask Don’t Tell è rimasto in vigore per 17 anni.

4 – La prima trans alla Casa Bianca

Nel 2012 Sarah McBride, attivista trans dell’Human Rights Campaign, viene assunta alla Casa Bianca. Sarah è entrata a far parte dell’Office of Public Engagement and Intergovernmental Affairs dove si è occupata di questioni LGBT.

5 – Le terapie riparative

L’amministrazione Obama si è schierata apertamente contro le cosiddette terapie riparative, per bocca della Senior Advisor del presidente. Poco dopo il Substance Abuse and Mental Health Services Administration pubblicò un rapporto in cui chiedeva la fine delle presunte cure per le persone omosessuali.

6 – La legge contro le discriminazioni sul posto di lavoro

Nel 2014 Obama firma una legge che impedisce le discriminazioni sul posto di lavoro ai danni delle persone LGBT

7 – La Casa Bianca diventa rainbow

Nel giorno della decisione della Corte Suprema sul matrimonio egualitario, la famiglia Obama chiede che la Casa Bianca venga illuminata con i colori della bandiera del movimento lgbt. La sentenza viene celebrata da tutti gli account social ufficiali della presidenza con immagini della Casa Bianca in versione rainbow.

8 – Fine del divieto di ingresso per le persone HIV+

Nel 2010 il governo Obama abolisce il divieto per le persone HIV+ di entrare negli Usa, dopo 22 anni. “Parliamo di combattere lo stigma, ma trattiamo le persone con questa malattia come una minaccia” dichiarò il presidente in quella circostanza.

9 – La protezione delle persone LGBT nella legge sulle violenze domestiche

Nel 2012 il presidente firma una legge che include le persone lgbt nella legge che persegue le violenze domestiche.

10 – Il discorso sullo Stato dell’Unione

Per due volte, la prima nel 2015 e la seconda nel 2016, Obama parla della necessità di porre fine a tutte le discriminazioni nei confronti delle persone LGBT nell’annuale discorso sullo “State of the Union”. Nessun presidente l’aveva fatto prima.

11 – Le persone LGBT anziane

Per la prima volta, l’amministrazione Obama si è occupata di lesbiche, gay, bisessuali e trans anziane. La Administration on Aging ha rilasciato una guida in cui include le persone Lgbt anziane tra quelle con “maggiori bisogni sociali”. Questo ha permesso di avviare politiche di miglioramento dei servizi rivolti a queste persone.

12 – Contro il bullismo

Nel 2016 nasce Stopbullying.gov, il portale di una task force voluta dalla Casa Bianca per contrastare il bullismo. Il portale offre supporto e materiali per i giovani lgbt vittime di bullismo.

13 – I giochi di Sochi e l’omofobia russa

Prima dei giochi invernali di Sochi (Russia) Obama condannò pubblicamente le politiche omofobe dell’amministrazione Putin. Invece di partecipare personalmente alle Olimpiadi invernali, Obama inviò una delegazione di atleti lgbt a rappresentare gli Usa.

14 – Ambasciatori e giudici

L’amministrazione Obama è quella che ha stabilito un vero e proprio record nella scelta di ambasciatori e giudici appartenenti alla gay community. In totale sono 250 le nomine.

15 – L’Affordable Care Act

Nota come Obamacare, la legge approvata nel 2010 include un comma che impedisce alle aziende che forniscono assicurazioni sanitarie di discriminare le persone sulla base dell’orientamento sessuale e dell’identità di genere e delle condizioni mediche precedenti. Questo ha permesso alle persone LGBT di essere chiare rispetto a chi sono e al loro passato e a quelle HIV+ di usufruire di un’assicurazione.

16 – Il Defense of Marriage Act

Obama chiese al Dipartimento di Giustizia di non difendere la costituzionalità del DoMA, la legge che impediva alle persone omosessuali di sposarsi. La Corte Suprema, nel 2013, sancì che la legge era incostituzionale.

17 – L’Equality Act

Il governo del presidente uscente ha appoggiato l’Equality Act, una legge che fornisce protezione esplicita alle persone LGBT in aree fondamentali della loro vita, come il lavoro, il credito, l’istruzione, gli spazi pubblici e i servizi e finanzia programmi federali in questo senso.

18 – La prima persona trans nello staff del presidente

Obama ha chiamato a far parte dello staff ufficiale della Casa Bianca la trans Raffi Freedman-Gurspan. Valerie Jarrett, consigliera del presidente aveva commentato: “Il suo impegno nel migliorare la vita delle persone trans in America, particolarmente le persone trans di colore, riflette i valori dell’amministrazione”.

19 – Il primo monumento nazionale della gay community

A giugno del 2016, nel mese dell’orgoglio lgbt, per volere di Obama nasce lo Stonewall National Monument, il primo in Usa dedicato alla comunità lgbt e che ricorda il luogo e il posto in cui il movimento per i diritti di gay, lesbiche, bisessuali e trans nacque. Per le associazioni statunitensi si è trattato di “un passo monumentale nel riconoscimento del contributo della nostra comunità alla marcia dell’America verso la libertà e la giustizia per tutti”.

20 – Il lavoro con le associazioni

L’amministrazione uscente ha supportato la partnership di Human Rights Campaign con il Department of State’s Global Equality Fund. Istituito nel 2011, da Hillary Clinton, il fondo mette insieme governo, aziende, fondazioni e società civile per promuovere una società senza discriminazioni né violenza.

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