Chelsea Manning sarà libera dal prossimo 17 maggio, invece che scontare la pena a cui era stata condannata fino al 2045 per alto tradimento. La decisione di commutare la pena della 35enne trans è stata presa dal presidente Barack Obama poco fa. Oltre a quella di Manning, Obama ha commutato le pene di altri 152 detenuti federali.
Dopo l’arresto e la condanna a 35 anni di prigione, Chelsea aveva fatto coming out come trans e intrapreso il suo percorso di transizione tra mille difficoltà e ostacoli posti dal sistema carcerario federale statunitense. Le condizioni di Manning erano tali che per due volte l’ex militare aveva tentato il suicidio all’interno del carcere maschile in cui è tutt’ora detenuta. Dopo una lunga battaglia, era riuscita ad operarsi in carcere: è stata la prima trans a poterlo fare.
In favore di Chelsea Manning si erano espressi nei giorni scorsi anche Edward Snowden e il fondatore di Wikileaks Julian Assange che si era detto disposto a farsi estradare in Usa se Obama avesse liberato Manning.
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