Il mio piccolo mondo felice contro la paura del terrorismo

Sono le 19 del 22 marzo 2017.
Luca sta guardando beatamente un cartone di Peppa Pig in inglese in TV. So già che quando finirà mi dirà “un altro papà!” e avremo un piccolo litigio che passerà in fretta.
Alice intanto sta guardando beatamente Luca, completamente persa e innamorata del fratello maggiore, intenta ad imitare (o almeno a provare a farlo) tutto quello che lui fa.
Io li guardo e cerco di scacciare via i brutti pensieri. La paura soprattutto.
Sergio intanto è in Senato a Roma, probabilmente rimarrà bloccato a lungo anche dopo la fine dei lavori parlamentari, perché hanno dichiarato l’allerta terrorismo anche lì, dopo l’attentato di poche ore fa a Londra.

attentato_londra2Ormai è solo cronaca

Intanto è finito il cartone e sono riuscito a convincere Luca a farmi cambiare canale per mettere su La7, ma Mentana non sta facendo la solita diretta, e questo forse è persino peggio, perché segna la misura del fatto che gli attentati terroristi in cui si perdono decine di vite innocenti siano diventate all’ordine del giorno.
Esattamente un anno fa (e non è una coincidenza) il 22 marzo del 2016 avveniva l’attentato a Bruxelles, e proprio su questo blog vi raccontavo della mia “paura profonda, malsana, che in alcuni momenti rischia di paralizzare i pensieri, di offuscare la mente”.
Come si fa ad essere lucidi e razionali in un momento storico come questo?

Non cedere alla paura

Guardo Luca e Alice ed ho paura, anche se non vorrei averne… anche se razionalmente so che “la strategia di chi fa terrorismo è proprio quella di fare leva sulle nostre più grandi paure tanto da trasformarle in terrore”, come scrivevo all’indomani della strage al Bataclan, a Parigi.
Razionalmente so che “se provi terrore smetti di vivere, e allora bisogna farsi forza, razionalizzare… “.
Ma la paura per il destino dei miei figli inizia a prendere il sopravvento, e dunque ben venga che Mentana non faccia la diretta. Anzi, non ho voglia nemmeno di ascoltare il telegiornale stasera.
Almeno per oggi voglio restare nel mio piccolo mondo felice, lontano dalle brutture, lontano dal terrore.
Prendo in braccio Alice e la stringo a me. Vorrei ci fosse anche Sergio qui con noi.
Luca: puoi guardare un altro cartone, vieni accanto a me, abbracciamoci.

(Foto: Repubblica.it)

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