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Stuart Milk al Lovers di Torino: la visibilità Lgbt contro il terrore in Cecenia

Stuart Milk

Il Lovers Film Festival non è solo un festival di cinema Lgbt, è anche un contenitore di grandi eventi, di esperienze, di racconti e di testimonianze. Non a caso, uno degli incontri fortemente voluti dagli organizzatori è stato quello tenutosi ieri, venerdì 16, al Cinema Massimo in Sala 1. Un incontro con grandi personalità – uno su tutti Stuart Milk – che si sono riunite per conferire un riconoscimento all’attivista russa Lyudmila Alexeyeva e per fare il punto della situazione sulla scottante questione cecena.

Il saluto di Stuart Milk

Milk ha ricordato lo zio – Harvey Milk – il suo sacrificio e il suo insegnamento secondo cui “visibilità è salvezza”. Ha invitato i presenti e tutta la comunità Lgbt a mostrarsi, a farsi conoscere, ad elevarsi e scardinarsi dal ruolo di minoranza in cui è stata reclusa. Milk non ha dimenticato di citare le numerose occasioni in cui è stato e tuttora è chiamato a presenziare e a sostenere la nascita di nuovi Pride sul suolo italiano (e non solo) portando come esempio quello di Verona.

Il focus sulla Cecenia

Yuri Guaiana

Conclusasi la prima parte di incontro, il focus si è spostato sulla drammatica situazione cecena: Simone Alliva (Huffington Post Italia) ha moderato un dialogo tra Igor Kochetkov (Russian LGBT Network), Yuri Guaiana (All Out) e Piernicola D’Ortona (Amnesty International Torino). L’attivista russo ha riassunto quella che è la drammatica situazione, ricordando come il governo ceceno abbia prima negato l’esistenza di omosessuali sul territorio e come si sia appellato all’esistenza del delitto d’onore, nel caso essi – a differenza di quanto precedentemente sostenuto – esistessero. Nonostante non ci siano prove effettive, Kochetkov ha confermato, come aveva già fatto Elena Milashina, che il numero di torturati e uccisi supera ampiamente quello inizialmente stimato.

La testimonianza di Yuri Guaiana

Yuri Guaiana ha riportato la sua testimonianza del fermo di quasi ventiquattro ore a cui è stato sottoposto in Russia e inoltre ha parlato delle iniziative della campagna firme e del foundraising promosse da All Out. Kochetkov, riprendendo quanto detto da Milk, ha parlato di come la visibilità mondiale ottenuta dalla questione cecena e di come l’unione e la solidarietà della comunità Lgbt russa stiano fronteggiando e incrinando il clima di terrore e di paura portato e insediato dal governo di Vladimir Putin. A conclusione dell’incontro Alessandro Battaglia (Coordinamento Pride Torino) ha rimarcato l’importanza della partecipazione al Pride di sabato 17 giugno, un evento che unisce, rende visibili e colora Torino e con essa anche tutta la regione Piemonte.

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