News

In 1000 contro l’Etero Pride di Boston con soli 200 manifestanti

Circa un migliaio di contestatori e un paio centinaia di manifestanti. E’ andato così l’ “Etero Pride” di Boston che si è tenuto ieri nella città statunitense.
Ad organizzare il corteo, un’associazione chiamata Super Happy Fun America (SHFA) e guidata da Milo Yiannopoulos, un omosessuale conservatore.
“Aggiungete la S a LGBTQ!” ha gridato alla folla Yiannopoulos. La S sta per “straight”, etero in inglese.

Dai dormitori dell’Emerson College, secondo quanto riporta il Guardian, studenti e studentesse hanno esposto cartelli come “Non c’è alcun bisogno di un etero pride”. Il presidente del collettivo LGBT della scuola, all’inizio della settimana scorsa, aveva scritto una lettera aperta in cui definiva la marcia “una perversione”.
Giunti davanti al comune, John Hugo, membro della SHFA ha spiegato che la sua organizzazione vuole solo esercitare il primo emendamento della Costituzione (quello che riconosce la libertà di parola, di stampa e di riunirsi pacificamente) e che non si trattava di una manifestazione anti-gay. Non sono mancati i cori e i cartelli a supporto di Trump.
Nonostante questo, molte delle persone che hanno parlato al microfono hanno attaccato i programmi scolastici sui temi LGBTQ e sui giovani gay.

Di tutt’altro tenore i cartelli e i cori dei contestatori. “Combatti la supremazia, giù le mani dal nostro pride”, recitava uno di questi retto dall’attivista di Black Lives Matter Monica Cannon-Grant.
“Sappiamo che gli organizzatori del cosiddetto etero pride non limitano il loro bigottismo all’eterosessualità” ha dichiarato al Guardian un’attivista nera di nome Rachel.

Melissa Thomas, bisessuale 22enne, ha raccontato di essere stata vittima di bullismo a scuola per il suo orientamento sessuale e che molti altri suoi coetanei LGBT hanno subito lo stesso trattamento.
“Nessuno dovrebbe passare questo – ha detto -. Ora sono qui per mostrare che tutte le persone devono essere accettate. Non vogliamo nazisti nella nostra città”.

Condividi
Pubblicato da

Articoli recenti

Padova: il Tribunale dice sì a 35 certificati con due mamme

Il Tribunale di Padova ha rigettato tutte le impugnazioni degli atti di nascita con due…

5 Marzo 2024

“Bruciamo tutto”: perché, da maschio, dico che il patriarcato è il problema

Vogliamo parlare di patriarcato? Parliamone.  A inizio anno, a gennaio inoltrato, sono stato invitato a…

23 Novembre 2023

La storia di Andrea, in riva al mare di Sicilia, per raccontare la realtà queer

Una storia che parla di libertà e scoperta di sé. È questa la "poetica" –…

26 Ottobre 2023

LottoxMile, la raccolta fondi per aiutare Milena Cannavacciuolo

«Siamo le amiche e la compagna di Milena. Questo è un appello d’amore per Milena.…

24 Ottobre 2023

Gianni Vattimo, addio al filosofo del “pensiero debole”

È morto ieri in tarda serata, a 87 anni, il filosofo Gianni Vattimo. Una delle…

20 Settembre 2023

Arim 2023, a parco Sempione a Milano la lotta all’HIV a suon di musica

Si terrà il 19 settembre 2023, a Milano, all'Arena Civica di Parco Sempione. Stiamo parlando…

18 Settembre 2023