Solesino, provincia di Padova. Due ragazzi vanno in una lavanderia a gettoni e, probabilmente in attesa che i loro panni siano pronti, scherzano tra loro e ballano. Il locale, però è dotato di sistema di video sorveglianza (cosa molto comune, specialmente in locali del genere che non prevedono la presenza di personale) e il video che li ritrae mentre ballano viene, a sua volta, ripreso e commentato da due donne.
Come lo sappiamo? Perché il video, con tanto di commenti, è finito su Facebook, sulla bacheca del proprietario della lavanderia e nel gruppo “Sei di Solesino se…” esponendo i due protagonisti al pubblico ludibrio e a commenti di ogni genere. Un fatto ancora più grave se si considera che si tratta di due minorenni. Gaypost.it ha pututo visionare il video in questione, ma data l’età dei ragazzi, non è possibile pubblicarlo. Potete, però, vedere alcuni screenshot in cui abbiamo provveduto a rendere irriconoscibili i giovani.
“Ciò che nessuno ha il coraggio di dire è che Solesino è un paese in cui razzisti e omofobi la fanno da padrone – commenta Matteo Pegoraro, consigliere comunale di Solesino eletto con la lista civica “Solesino in movimento”, -: solo per il fatto che questi ragazzi esistono si vuole dipingere una realtà del tutto distorta, istigando alla violenza verso il diverso”. Pegoraro non nega che ci possa essere un problema di degrado, in città, opera “di alcuni giovani, anche e soprattutto italiani”, ma “non possiamo parlare, come fa qualcuno, di una guerriglia urbana e di un far west che non esistono“.
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