Ritorna Diversity Media Awards: il meglio dei media sui temi Lgbt

Siamo prima di tutto persone. Da questo assunto ripartono, dopo la prima fortunata edizione 2016, i Diversity Media Awards, organizzati dall’associazione presieduta da Francesca Vecchioni per premiare i media distintisi nella rappresentazione della comunità LGBTl. Si tratta dell’unico evento di questo genere in Europa, sul modello dei GLAAD statunitensi. Il Galà di consegna dei premi il prossimo 29 maggio all’Unicredit Pavillon di Milano sarà però soltanto il punto di arrivo di una ricerca approfondita, i cui esiti sono stati presentati questa mattina nella prestigiosa sala Alessi del comune di Milano. Un luogo non casuale, che ha voluto sottolineare la presenza e la vicinanza attiva dell’amministrazione milanese al progetto e alle tematiche LGBT.

L’impegno della città

diversity_awards2017_3Orgogliosi padroni di casa il sindaco Sala e l’assessore alle politiche sociali Majorino, che hanno rimarcato con convinzione che Milano intende fare passi concreti nella direzione dell’inclusione e del sostegno alla comunità. «Dopo le buone pratiche dell’amministrazione precedente, intendiamo fare di più» chiosa il primo cittadino. L’assessore prospetta invece la nascita di «una casa rifugio per giovani LGBT rifiutati dalle famiglie, in collaborazione con le associazioni e con AGEDO, affinché non sia sottoposta alla temporaneità delle amministrazioni» oltre a «una maggiore attività nelle scuole a contrasto del bullismo anche omo-transfobico. Sarebbe un grave errore» sottolinea «nasconderci dietro al paravento delle competenze delle amministrazioni locali.»

I dati del Diverity Media Report sull’informazione

Da tempo Diversity si occupa di analizzare la narrazione della comunità Lgbt nei media italiani, attraverso un lavoro accurato dell’Osservatorio di Pavia. Diverse cose sono mutate negli ultimi dieci anni. Monitorando le testate televisive di Rai, Mediaset e, per la prima volta, La 7, la quantità di notizie si è quasi decuplicata nell’ultimo anno, a traino della spesso accesa discussione politica, sintetizza Monia Azzolini. Un unicum probabilmente destinato a non ripetersi, ma che evidenzia un concreto cambiamento anche rispetto a precedenti iniziative legislative. I Tg, evidentemente, ritengono degno di interesse quanto accade nel mondo LGBT .

L’intrattenimento nei DMR

diversity_awards2017_4Diverso il discorso per quanto riguarda l’intrattenimento, la cui analisi è stata coordinata da Chiara Reali di Diversity. Se rimane pressoché invariato il campione in termini di quantità, mai come nell’ultimo anno sono apparsi e sono stati seguiti programmi che davano spazio alle storie di persone LGBT, aumentando il grado di empatia del pubblico. Non sono più, inoltre, soltanto personaggi di contorno o che rispondono a una curiosità labile nel tempo, bensì storie e personaggi inseriti in contesti già collaudati, che diventano parte attiva e a lungo termine delle vicende, consentendo al pubblico di affezionarsi a ciascuno nella propria complessità, nell’essere, appunto, persona, prima che gay, lesbica o transgender bidimensionale.

Le criticità

Ancora lunga, tuttavia, la strada da percorrere. A dimostrarsi lacunose sono soprattutto due realtà: il cinema e la pubblicità. Se la seconda si schiera in particolari ricorrenze soprattutto attraverso i social, lo fa però in maniera effimera ed estemporanea, e quasi per nulla negli spazi televisivi.
Per quanto concerne il cinema si nota poi anche negli ultimi tempi un certo timore tutto italiano ad affrontare la tematica, che si traduce spesso nell’assenza di un finale positivo o in caratterizzazioni talora sfumate. Per ciò che concerne l’informazione, inoltre, è intuitivo che la grande quantità di informazioni non necessariamente si traduca in corretta informazione. Ancora troppo spesso le notizie a tema LGBT vengono accostate ad un contraddittorio, trasferendo talvolta la notizia nel campo dell’opinione.

I Diversity Media Awards

diversity_awards2017_1Su questa vasta messe di prodotti mediali un comitato scientifico che vede coinvolti dodici docenti di nove atenei italiani e due enti privati, coordinato dalla professoressa Tiziana Vettor, docente all’Università di Milano Bicocca, ha selezionato i candidati che hanno saputo non soltanto raccontare la comunità LGBT, ma farlo con equilibrio e competenza. L’intera rosa dei selezionati sarà sottoposta a votazione online sul sito Diversity.it, a partire dal 1 di aprile. Accanto alle categorie di intrattenimento (l’elenco è in fondo all’articolo), saranno assegnati cinque premi speciali inerenti all’informazione: Diversity Media Young, assegnato dagli studenti delle scuole superiori, Miglior Tg, Miglior programma di informazione, Miglior articolo di informazione e Miglior articolo di costume.

Il galà

diversity_awards2017_2La premiazione – ripresa e trasmessa da Discovery – avverrà nel corso di una serata speciale che sarà insieme evento e cena charity che quest’anno vedrà una importante novità. Per affiancare nell’organizzazione Fabio Canino, direttore artistico della prima edizione, si è costituita una squadra rodata e affascinante: gli autori di Zelig Gino e Michele e Nico Colonna, di Smemoranda.
Un gruppo che promette di rendere ancora migliore una manifestazione che già lo scorso anno ha dato prova di poter diventare un appuntamento del quale fregiarsi, in un presente in cui aumenta la rappresentatività del mondo LGBT. Un racconto che rende possibile a sempre più persone di riconoscersi, portandoli a desiderare di «assumersi la responsabilità di essere se stessi» che, chiosa Francesca Vecchioni, «ha a che fare con l’essere autentici».

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Nomination

Miglior Film
– L’estate addosso (Indiana Production Company, Rai Cinema)
– Perfetti sconosciuti (Medusa Film, Lotus Production, Leone Film Group)
– Un bacio (Indigo Film, Titanus, Rai Cinema)

Miglior Serie Tv Italiana
– Gomorra (Sky, Cattleya, Fandango, La7, Beta Film – Sky Atlantic, Sky Cinema 1)
– Un medico in famiglia (Publispei, Rai Fiction – Rai 1)
– Un posto al sole (Fremantle Media Italia, Rai Fiction, Centro di Produzione Rai di Napoli – Rai Tre)

Miglior Serie Tv Straniera
– Le regole del delitto perfetto (ABC Studios, Shondaland – Fox, Rai 2)
– Modern Family (Lloyd-Levitan Productions, 20th Centuri Fox Television – Fox, TV8)
– Transparent (Amazon Studios, Sky Atlantic)

Miglior Programma
– Di fatto, famiglie (Yam112003 – Real Time)
– Il contadino cerca moglie (Fremantle Media Italia – Fox Life)
– Italia’s got talent (Sky Italia, Fremantle Media Italia – Sky Uno e TV8
– Stasera casa Mika (Ballandi Multimedia – Rai Due)
– Stato civile (Panama Film – Rai Tre)
– Uomini e donne (Fascino PGT – Canale 5)

Miglior Pubblicità
– Smemoranda, Liberi di amare (GUT Distribution – Smemoranda)
– Le parole di sempre oggi hanno un altro significato (Saatchi & Saatchi – Toyota)

Miglior Programma Radio
– Bianco e nero (Rai Radio Uno)
– Fahrenheit (Rai Radio Tre)
– Il ruggito del coniglio (Rai Radio 2)
– Lateral (Radio Capital)
– Melog (Radio 24)
– Pinocchio (Radio Deejay)

Influencer dell’anno
– Michele Bravi
– Lodovica Comello
– murielboom
– ShantiLives
– Cleo Toms
– Zerocalcare

Personaggio dell’anno
– Rachele Bruni
– Maria De Filippi
– J-ax
– Jovanotti
– Luciana Littizzetto
– Roberto Mancini

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