Caccia ai gay in Tanzania: la denuncia di Amnesty International

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Un gruppo di attivisti gay in Tanzania

In Tanzania è caccia ai gay, secondo quanto riferisce l’agenzia stampa tedesca Dpa, poi riportata dall’Adnkronos. A Zanzibar, nello specifico. A dichiararlo è Hassan Ali Nasri, il comandante della polizia locale che ha proferito le seguenti parole: «Non intendiamo tollerarli, daremo loro la caccia e li perseguiremo perché l’omosessualità è illegale nel nostro Paese».

La situazione in Tanzania

La dichiarazione di Nasri arriva dopo che venerdì scorso sono stati arrestati venti persone con l’accusa di omosessualità, mentre partecipavano ad un workshop sui diritti per la salute e la sessualità. I venti attivisti, poi rilasciati su cauzione, rischiano una condanna fino a trent’anni di carcere, secondo le norme vigenti nel paese africano. La situazione nel paese è molto grave, come per altro denunciato da Amnesty International che parla di «giro di vite senza precedenti» contro le persone Lgbt. Il governo locale, inoltre, ha chiuso i servizi per la cura e la prevenzione dell’Hiv, perché considerati come “incoraggiamento all’omosessualità”.

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