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Torna “Bu senza paura”: a Bologna, per gridare no all’omo-transfobia

Torna anche quest’anno, per la sua terza edizione, Bu (senza paura) in versione festival. L’evento si terrà tra sabato 13 e domenica 14 maggio, in occasione della Giornata mondiale contro l’omofobia che si celebra il 17 dello stesso mese. Il programma si prospetta, come sempre, ricco e stimolante e quest’anno vedrà, tra gli altri, la presenza dei comici Daniele Gattano e Mirko Darar, rispettivamente dai palchi di Zelig e di Italia’s Got Talents, la scrittrice e attivista Francesca Vecchioni, la cantautrice Erica Mou, il regista Giovanni Coda e molte altre presenze importanti.

Come nasce Bu

Un momento della conferenza stampa di Bu (Senza paura). Foto del Resto del Carlino

Il progetto di Bu (Senza paura) nasce giù nel 2015, dall’idea di Alessandro Liuzzi, Andrea Zantonello, Gabriele Catapano e Fabrizio Pareschi. Il loro intento era quello di unire realtà artistiche differenti per creare un prodotto caleidoscopico in cui far convergere diverse esperienze. Il risultato finale, nel corso degli anni, è stato un evento con momenti artistici e di riflessione a fine benefico. Quest’anno, infatti, i proventi del festival andranno interamente all’associazione Gaylex. Il nome, per altro, richiama la sigla di “be you”, ovvero sii te stesso, e senza paura. Un’altra accezione è quella del verso “bu!”, che tende e ridicolizzare e disinnescare la paura stessa.

Un programma ricco

Il programma è composito e molto ricco: si comincerà sabato pomeriggio a Palazzo D’Accursio con la proiezione di Bulled to death (Bullizzato a morte) alla Cappella Farnese, e si seguirà il dibattito in presenza del regista sui temi sollevati dalla pellicola. La serata seguirà con l’esibizione del coro gay, il Komos (ospite nella passata edizione, quest’anno associazione co-organizzatrice insieme a Fa’Broadway) e proseguirà con le performance dei comici già citati, con Enzo Forleo e il trasformista Gianni Dettori, per concludersi con l’ormai tradizionale “ARTEritivo”. Per chi volesse saperne di più, e per partecipare, si può consultare il sito dell’evento. Per fare un salto, gridare insieme “bu!” alla paura e stare insieme, dicendo no alle discriminazioni.

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